Roma, 1 feb. (askanews) – “Ve lo dico in mondovisione: stante la situazione attuale, aver preservato la possibilità per Roma Capitale di esprimere il direttore generale, di avere una voce nel Teatro di Roma e non essere estromessa, è la migliore situazione possibile. La stagione in corso l’hanno approvata Marinelli e Siciliano, non c’è problema se c’è scritto Fusco. Sarebbe scandaloso e inaccettabile se la soluzione duale, che è già stata presentata, non venisse confermata. Quello sarebbe inaccettabile perché i vertici di Governo e Regione hanno concordato su questo tipo di gestipne. Esiste la parola data tra le persone delle istituzioni. A questo punto avreste ragione voi a fare tutti i picchetti e le manifestazioni. Magari mi ritenete ingenuo ma tendo a pensare che se le istituzioni si impegnano, questo compromesso verrà realizzato”.
Assemblea con confronto serrato tra i lavoratori, i precari e le maestranze dei teatri di Roma e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha incontrato questo pomeriggio presso una sala comunale una folta delegazione degli autoconvocati, insieme al suo assessore alla Cultura Miguel Gotor, per spiegare la sua linea di gestione del conflitto con Regione Lazio e Governo sui nuovi vertici del Teatro di Roma. “La destra – ha ricordato Gualtieri – ha vinto le elezioni nazionali e regionali, e i teatri nazionali per essere riconosciuti tali devono vedere sempre insieme Comune e Regione, e poi il ministero (della Cultura, ndr) come figura terza. Non è che lo statuto della Fondazione Teatro di Roma, siccome lo vota l’Assemblea capitolina se lo scrive da sola, perché deve essere condviso da tutti i soci della Fondazione”. (Segue)