Roma, 31 gen. (askanews) – “La prendo abbastanza tranquillamente”: non è cambiato nulla per Jannik Sinner perché la vittoria agli Australian Open, primo italiano della storia sul cemento di Melbourne, “è solo un torneo”.
“Sono contento di quello che abbiamo fatto e di condividere tante emozioni con tutti voi” ha detto il 22enne altoatesino numero 4 del mondo a Roma, in conferenza stampa nella sede della Fitp, “però da un altro punto di vista non c’è solo un torneo, ci sono tante possibilità durante l’anno, abbiamo tante possibilità di far bene ma anche di far male”.
Piedi per terra dunque: “Dobbiamo essere pronti, contenti di essere in questa situazione, è un traguardo importante per me e il mio team. Però vediamo, si sente il calore, l’importanza per la gente che mi piace, ma come ragazzo sono come due settimane fa: un ragazzo semplice”.
Jannik Sinner scioglie i dubbi su un altro evento: non andrà al Festival di Sanremo, dopo l’invito di Amadeus sul palco dell’Ariston. “Farò il tifo per Sanremo, ma da casa”, ha spiegato il campione nella conferenza stampa sulla terrazza della Federazione Italiana Tennis e Padel. Sinner ha detto che si fermerà un paio di giorni a Roma e poi, durante il Festival, “sarò già al lavoro”.
La scelta di Montecarlo come residenza? Questione di strutture e di ambiente secondo Jannik Sinner, in conferenza stampa alla sede della Fitp a Roma, reduce dal trionfo agli Australian Open di Melbourne.
“Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco e mi ha detto di andarci anche io. La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, ci sono diverse palestre e i campi sono buoni” ha detto il 22enne campione, numero 4 del mondo.
Nei giorni scorsi sono impazzate le polemiche sulla ‘fuga’ di Sinner (e di tanti altri) a Montecarlo, paradiso fiscale. “Onestamente lì mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi, quindi sto bene lì” ha concluso Sinner.