Roma, 30 gen. (askanews) – Il parere positivo al contributo 2024 della giunta Gualtieri alla Fondazione Piccolo America per le arene cinematografiche estive, concesso dalla commissione capitolina Cultura presieduta dalla consigliera Pd Erica Battaglia, solleva anche quest’anno obiezioni, ma non soltanto tra maggioranza e opposizione, tra le quali spicca la ex sindaca M5S Virginia Raggi. A suggerire modalità diverse anche la consigliera Pd Antonella Melito.
L’assessore alla Cultura Miguel Gotor, presentando la delibera di assegnazione dei fondi, ha spiegato ai commissari che “già nella delibera del marzo 2023 le arene cinematografiche sono state individuate come strumento importante per contrastare fenomeni di degrado del tessuto sociale cittadino e di recupero della fruizione collettiva del cinema che ci obbligano a investire in questo campo”. Gotor ha spiegato che a questi obiettivi concorrono sia progetti “selezionati tramite avviso pubblico”, sia “con il sostegno diretto a specifiche progettualità di cooperazione pubblico-privato”, e che “in questo contesto è stata sottoposta all’amministrazione capitolina anche per il 2024 la progettualità della Fondazione Piccolo America.
Il progetto prevede tre aree: a Piazza San Cosimato, dal 1 giugno al 14 luglio del 24, al Parco del Casale della Cervelletta dal 6 giugno al 14 luglio e poi al Parco di Monte Ciocci dall’8 giugno al 14 luglio. “Stiamo parlando di un totale nelle tre sedi e circa 100 proiezioni con una capienza di pubblico potenzialmente pari a 3000 persone a serata – ha sottolineato Gotor – per un costo complessivo pari a 600mila euro, voci di entrata pari a 350mila euro e un contributo richiesto dal Roma Capitale cha ammonta a 250mila euro anche per il 2024”.
Ma Gotor, uscito dalla commissione per accogliere in Campidoglio il feretro dell’attrice di Sandra Milo, non ha potuto rispondere alla consigliera Pd Antonella Melito, che gli chiedeva “con una domanda più attinente alla politica” perché “visto che Gotor ci annunciava una memoria di Giunta, allora non si fa rientrare tutte le arene nella stessa memoria di Giunta e dobbiamo dare un’accelerata in questo caso?”.
“A noi non piacciono questi contributi extra-bando – ha obiettato il consigliere di Fdi Stefano Erbaggi – anche quando non chiesti non all’ultimo minuto. Rimango perplesso perché non ho la rendicontazione economica dell’anno precedente, e il piano economico che ci è stato presentato lo potrebbe fare anche mio figlio di 8 anni, con macrovoci senza dettagli di costi, e con voci di entrata anch’esse generiche messe su un foglio ‘word’. Mi dispiace assessore, così regge poco”. La consigliera Francesca Barbato di Fdi ha definito il piano “ingenuo: un copia-incolla dei dati dello scorso anno. Riconosco l’importanza culturale della fondazione, ma se abbiamo l’intenzione di effettuare questi sostegno ogni anno, troviamo un altro modo: abbiamo votato l’entrata nella Fondazione Maxxi, con una cifra non tanto diversa. Perché non fare lo stesso, per assicurare la presenza comunale?”. Valerio Casini di Italia Viva ha obiettato la mancanza nella richiesta di dichiarazione di non cumulabilità di altri fondi pubblici e della rendicontazione 2023 prima del nuovo finanziamento.
“Ho letto che nella delibera di oggi si chiede un anticipo: come pensate di gestirlo – ha chiesto Casini -. Le altre arene finanziate a bando hanno dovuto presentare pagine e pagine a fronte di progetti e rendiconti, al massimo, per 30mila euro per arena: non si può semplificare anche per loro?”.
Gotor ha replicato che “le procedure che applichiamo sono previste dal regolamento. La rendicontazione del 2023 mi risulta la stiano consegnando, ma avrebbero tempo fino a marzo. Conta e conterà la rendicontazione: nel caso in cui non ci fosse una rispondenza, il contributo di Roma Capitale si ridurrebbe. Per quanto riguarda la possibilità della partecipazione, il Maxxi vede la presenza del Mic, parliamo di altra natura”.
Raggi, dopo l’intervento di Gotor, ha sottolineato di trovare “non corretto che si conceda un contributo per l’anno 2024. Visto che lo scorso anno, dopo una vibrante protesta in cui ha battuto i pugni sul tavolo e ha quasi segregato il sindaco, il presidente della Fondazione ha ottenuto il contributo nell’arco di una notte, va bene muoversi in anticipo ma, con un piano economico così generico, irrealistico e non dettagliato, con le voci arrotondate, ci sarebbe bisogno di vedere la rendicontazione per capire quanto di quei fondi dati lo scorso anno in fretta e furia”. Anche il consigliere della Lista Calenda Dario Nanni ha rappresentato “molti dubbi. Un conto è la finalità delle attività, un conto sono le procedure. Anche dall’intervento della consigliera Melito capisco che i dubbi sono trasversali. Se fossi io a decidere prenderei più tempo e elementi. Siete voi a decidere, ma i dubbi permangono”.
La commissione, nonostante le obiezioni bipartisan, ha espresso parere positivo con i soli voti della maggioranza.