Roma, 30 gen. (askanews) – Rallenta la crescita economica dell’Italia. Nel 2023 il Pil dell’Italia, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% su base annua. Lo ha stimato l’Istat spiegando che nel 2023 vi sono state due giornate lavorative in meno del 2022, quando il Pil era cresciuto del 3,7%. La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%. Nella Nadef il governo aveva stimato un crescita dello 0,8% per il 2023.
Nel quarto trimestre del 2023 l’Istat stima che Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in termini tendenziali.
Il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia nell’industria sia nei servizi. Dal lato della domanda, si stima un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e un apporto positivo della componente estera netta.
I risultati dei conti nazionali annuali per il 2023 – ha comunicato l’Istituto di statistica – saranno diffusi il prossimo primo marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.