Udine, 29 gen. (askanews) – “Favorire lo sviluppo di nuove realtà produttive e di nuova occupazione, riqualificando al contempo il patrimonio edilizio produttivo non utilizzato. Queste le principali finalità della nuova azione che andremo a mettere in campo con un’altra campagna di rilevazione e ricognizione dei complessi produttivi degradati, che potranno ospitare ampliamenti, potenziamenti o nuove attività private, col supporto concreto della Regione. Attualmente sono 182 le aree censite dal masterplan regionale, un numero che puntiamo ad accrescere per riqualificare in maniera sempre più capillare le zone produttive del Friuli Venezia Giulia”. Così, questa mattina, l’assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini, che nella sede di Udine della Regione, è intervenuto al primo incontro del 2024 del Coordinamento dei consorzi per lo sviluppo economico locale (Cosef, Cosilt, Coselag Coseveg, Nip e Ziprt), riunione durante la quale sono state prese in esame diverse tematiche relative all’attività di sviluppo portate avanti dai sodalizi consortili. “Puntiamo nuovamente in questa direzione – ha spiegato Bini -, dopo gli importanti riscontri che abbiamo apprezzato nel primo anno di entrata in vigore del masterplan e delle misure di incentivi a esso collegate. Nel 2023, infatti, è stata avviata la riqualificazione di 8 siti produttivi, con un investimento complessivo di circa 28,8 milioni di euro e la creazione di 39 nuovi posti di lavoro”. “I criteri di questa seconda ricognizione – ha precisato Bini – saranno definiti di concerto con i consorzi. Rispetto alla prima, incentrata sugli immobili non utilizzati sopra i 5.000 metri quadrati di superficie, questa nuova mappatura riguarderà anche capannoni e aree industriali non più utilizzate di metratura inferiore”. Per complessi produttivi degradati si intendono edifici e aree di pertinenza non più utilizzate da più di tre anni o con caratteristiche tali da non essere più idonei ad attività legate alla produzione. Tra le finalità anche quella dello sviluppo dell’innovazione, della sperimentazione edilizia e tecnologica, unite alla promozione della sicurezza e all’efficientamento energetico. In questo primo incontro del 2024 del Coordinamento, l’esponente della Giunta Fedriga ha voluto ringraziare i rappresentanti dei Consorzi di sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia per l’importante lavoro che continuano a svolgere “caratterizzato da una grande professionalità – ha osservato -. Il sentiment che stiamo raccogliendo a livello nazionale dà ulteriore conferma dell’ottima attività portata avanti dai consorzi: diverse regioni, non ultima la Lombardia, stanno guardando con grande attenzione e interesse a queste fondamentali realtà di sviluppo economico locale”. “Non si tratta di traguardi raggiunti per caso: in particolare in questi ultimi anni, i consorzi hanno saputo muoversi nella direzione giusta, adeguandosi alle esigenze delle imprese, con il pieno supporto della Regione – ha aggiunto Bini -. Hanno tutti un’elevata percentuale di saturazione degli spazi, con un’ottima qualità dell’infrastrutturazione, e sono pronti a traguardare nuovi obiettivi: su tutti, la sfida delle comunità energetiche e quella del welfare territoriale, con il sostegno alla residenzialità dei dipendenti”. L’esponente dell’Esecutivo Fedriga ha sottolineato, infatti, come in un momento in cui è oggettivamente difficile reperire professionalità specifiche “diventi fondamentale attrarre queste figure anche attraverso i servizi resi alle aziende e, di conseguenza, alle persone che operano per loro conto. I nostri consorzi hanno già intrapreso con lungimiranza questa strada e intercettato nuove esigenze, con la creazione di mense, centri direzionali, asili e altri servizi”.