Roma, 26 gen. (askanews) – Occorrono regolamenti e legge “non per impedire la libertà di guardare all’innovazione” ma per evitare che accadano incidenti. A chiederlo è padre Paolo Benanti, consigliere del Papa per i temi dell’intelligenza artificiale e presidente della Commissione IA per l’informazione, intervenuto nella seconda giornata della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta, dedicata al tema dell’intelligenza artificiale.
“Quando abbiamo sviluppato un’automobile – ha sottolineato – ci siamo resi conto che potevano succedere degli incidenti. E allora abbiamo fatto un regolamento, il codice della strada; abbiamo messo dei dispositivi come i guard rail, abbiamo messo la targa e dato la patente per far guidare a chi era in grado di farlo. Con le debiti proporzioni – ha spiegato il francescano esperto di intelligenza artificiale – abbiamo bisogno di regolamenti e leggi non che impediscano di esercitare la libertà e di guardare all’innovazione ma che impediscano incidenti. Abbiamo bisogno di guard rail etico o legali, abbiamo bisogno di chiederci se il prodotto IA debba avere una targa per essere riconoscibile o se possa essere utilizzata da chiunque o forse abbiamo bisogno di formarci e di avere una patente”.