Inarrivabile Sinner, vola in finale all’Aus Open: giocherò con il sorriso. Djokovic: mi ha battuto a tutti i livelli – askanews.it

Inarrivabile Sinner, vola in finale all’Aus Open: giocherò con il sorriso. Djokovic: mi ha battuto a tutti i livelli

  Primo italiano nella storia. Sinner affronterà domenica Daniil Medvedev per il titolo agli Australian Open
Gen 26, 2024

Roma, 26 gen. (askanews) – Jannik Sinner nella storia, batte in quattro set (6-1, 6-2, 6-7, 6-3 in 3h26′ di gioco) Novak Djokovic ed è in finale agli Australian Open di Melbourne, primo italiano nella storia.

Primi due set sul velluto per Jannik. Il serbo è sempre in ritardo con le gambe e Jannik si guadagna due set point: chiude Sinner, che domina il 1° set 6-1 in appena 35′. Pazzesco Jannik! Si tratta del primo set perso nelle 11 semifinali di Djokovic a Melbourne. Nel secondo parziale la musica non cambia: Due super risposta di Djokovic, che si porta 0-30 per la prima volta nel match. Servizio e altro errore del serbo riportano Sinner in parità: Jannik chiude i conti ai vantaggi (1^ volta nel match per lui) di un altro set dominato, con due break e zero palle break concesse. Djokovic irriconoscibile con 29 errori e 11 vincenti in due set in cui ha vinto appena 3 games. Nel terzo parziale domina il servizio fino al tie break. Solo un malore di uno spettatore interrompe il gioco all’undicesimo game. Tie break sulle montagne russe. Si va 2-0 Djokovic con un minibreak. Poi 4-2 ancora Nole e Sinner infila tre punti per il 5-4. Il primo match ball che vale la finale è annullato da Nole con un pallonetto che scavalca Sinner a rete (5-5). Djokovic va 8-6 e Non sbaglia il set point con Sinner che cede il primo set di Melbourne dopo 39 minuti di gioco.

Decisivo il quarto gioco del quarto set vinto in maniera incredibile: Djokovic mette pressione al servizio e sale 40-0, Sinner però con un gran recupero in allungo e con una risposta pazzesca si rimette in carreggiata (40-30) e trascina il rivale ancora ai vantaggi. Il doppio fallo regala palla break a Jannik, che va subito a segno. Pazzesco game vinto sotto 40-0 con cinque punti di fila: impazzisce Nole. Poi entrambi confermano il servizio fino all’apoteosi finale. Il serbo non perdeva a Melbourne da 2195 giorni. Sinner affronterà domenica Daniil Medvedev per il titolo agli Australian Open. Il russo ha battuto Sascha Zverev nella seconda semifinale con lo score di 5-7, 3-6, 7-6, 7-6, 6-3 in 4 ore e 19 minuti.

“E’ stata una partita durissima. Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho
sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo”. Jannik Sinner commenta così, a caldo, il successo contro Novak Djokovic che gli apre la finale degli Australian Open. “Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita. Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere
imprevedibile, di migliorare il servizio ma ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro
i migliori del mondo. Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam”. “Zverev o Medvedev? La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo.
Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante. Vediamo chi affronterò domenica”, ha detto Sinner prima di sapere chi dei due sarebbe stato il suo sfidante. “La mia famiglia – ha aggiunto – è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”.

Novak Djokovic non perdeva a Melbourne dal 2018 (ottavi con Chung)e quel che più fa male e che la sconfitta con Sinner è sembrata un passaggio di consegne. Non tanto nei confronti dell’altoatesino quanto di una giovane generazione di tennisti pronti ad avventarsi sul leone 37enne. Il serbo era imbattuto in semifinale agli Australian Open, dove vantava uno stratosferico 10/10. “Voglio congratularmi con Sinner per aver giocato una grande partita, un grande torneo finora – le parole di Djokovic – È meritatamente in finale. Mi ha completamente battuto oggi. Ero
scioccato dal mio livello, non ho fatto molto nei primi due set. Immagino che questa sia una delle peggiori partite del Grande Slam. Almeno quello che ricordo. Non è una sensazione molto piacevole giocare in questo modo. Ma allo stesso tempo, gli va riconosciuto il merito di aver fatto tutto meglio di me, in ogni aspetto del gioco. Ci ho provato, ho lottato. Sono riuscito ad alzare un po’ il livello nel terzo, ho salvato il match point e ho giocato un buon tiebreak. Ma ancora una volta nel quarto set,
il livello delle mie prestazioni si è abbassato. Congratulazioni a lui, era molto dominante. Dominante nei suoi giochi di servizio. Ovviamente se servi bene e non affronti un breakpoint,
puoi mettere più pressione sui giochi in risposta e lo ha fatto”. Poi aggiunge: “Colpiva sempre la palla molto forte sia dal diritto che dall’angolo del rovescio. È solo che è famoso per questo, dà solo schiaffi sulla palla, gioca molto veloce, ama essere aggressivo. Penso che il suo servizio sia migliorato molto e che abbia anche aumentato la velocità. Serve più veloce ora e più preciso. Poi era sempre molto calmo, molto composto in campo. In passato aveva faticato a vincere le partite importanti, nei momenti importanti, ma ora le cose stanno andando bene per lui.
Ovviamente Darren Cahill, che è un allenatore molto esperto e qualcuno che ha lavorato con ex numeri 1 al mondo, averlo al suo fianco è molto utile, dal lato mentale delle cose, ovviamente,
insieme a tutto il resto. Ha una grande squadra, è su un ottimo percorso. Tra un paio di giorni avrà la possibilità di vincere il suo primo Grande Slam”. Sul declino della carriera conclude: La stagione? Ho ancora grandi speranze, per gli altri Slam, le Olimpiadi e qualunque torneo giocherò. E’ solo l’inizio della stagione. Non è la sensazione a cui sono abituato. Voglio dire, è stato incredibilmente soddisfacente per me, iniziare la maggior parte delle mie stagioni con una vittoria del Grande Slam e non perdere mai in semifinale o finale dell’Australian Open. Quindi questa volta è un po’ diverso, ma è quello che è successo. Questo torneo non è stato, come ho detto, all’altezza dei miei standard, dei miei criteri o del livello a cui giocherei normalmente o mi aspetterei di giocare, ma non significa necessariamente che sia l’inizio della fine, come ad alcune persone piace chiamarlo. Vediamo cosa succede nel resto della stagione”.