Roma, 24 gen. (askanews) – Con il ddl Calderoli sull’autonomia regionale differenziata “l’Italia diventerebbe una Repubblica di 20 staterelli perché ogni Regione potrà legiferare in modo diverso sulle stesse materie e quindi un cittadino o un’impresa che ha sede o interessi su tutto il territorio nazionale rischia di dover cambiare legislazione a seconda del luogo dove arriva e poi ovviamente le Regioni più ricche, per quanto riguarda la sanità e la scuola, potranno integrare le retribuzioni dei lavoratori di quel settore e quindi le regioni più povere saranno” in una situazione di “dumping rispetto al fatto di poter ottenere i migliori insegnanti o i migliori medici”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervistato da Bruno Vespa in “Cinque minuti” su Rai Uno.
“I bilanci ordinari di regioni come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna – ha proseguito Emiliano -, sono talmente forti che potrebbero introdurre forme di retribuzione supplementare del personale sanitario e degli insegnanti in modo tale da richiamare tutte le ‘star’ della medicina in quelle regioni a danno delle altre, creando un differenziale di qualità di cura molto pesante”.