Roma, 20 gen. (askanews) – “La disciplina di partito, sui temi eticamente sensibili, non può sovrastare la libertà di coscienza. Provvedimenti nei confronti della consigliera veneta Bigon negherebbero questo principio che è stato alla base, fin dall’inizio, del nostro partito”. Lo afferma il deputato Pd Lorenzo Guerini.
“Ciò non significa – aggiunge – che sul fine vita non si debba lavorare con impegno: non solo per la sentenza della Corte Costituzionale ma, soprattutto, per affrontare con umanità e responsabilità la sofferenza di tante persone. Coniugando il principio del diritto alla vita con quello della libertà di rifiutare le cure. Con intelligenza. Con rispetto. Con lo sforzo di capire. Credo, da questo punto di vista, che il ddl Bazoli possa rappresentare, per il Partito Democratico, un buon punto da cui partire”.