Reggio Emilia, 20 gen. (askanews) -“Bisogna cercare di costruire un fronte di Stati che hanno voglia di assumersi la responsabilità della difesa comune europea”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, convinto che “spendere 1 euro al mese a testa” per l’invio di armi in Ucraina è un prezzo ragionevole per “tenere l’Europa in sicurezza dalla Russia.
“Non credo ci sia mai stato nessun piano del governo di inviare armi a Israele”, ha detto Calenda a margine della presentazione a Reggio Emilia del suo nuovo libro “Il Patto. Oltre il Trentennio Perduto”. “Attualmente l’invio di armi in Ucraina costa agli italiani 1 euro al mese, circa 9 volte meno che un cittadino della GB. Forse 1 euro al mese è un prezzo che si può pagare affinché altri combattano per tenere l’Europa in sicurezza dalla Russia”.
“Dobbiamo abituarci perché se Trump verrà eletto alla Casa Bianca l’Europa sarà sola, per questo anche le elezioni europee sono così importanti – ha aggiunto -. Bisogna cercare di costruire un fronte di Stati che hanno voglia di assumersi la responsabilità della difesa comune europea”.