Zaia: Il Prometeo di Luigi Nono torna Chiesa San Lorenzo Venezia – askanews.it

Zaia: Il Prometeo di Luigi Nono torna Chiesa San Lorenzo Venezia

“Dove venne messo in scena 40 anni fa con Abbado, Vedova e Piano”
Gen 18, 2024

Venezia, 18 gen. (askanews) – “Luigi Nono è uno di quei veneti che hanno segnato la storia della musica a livello mondiale grazie alla capacità di innovare e esplorare nuove frontiere sonore. Compositore e scrittore veneziano di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (29 gennaio 1924), Nono è famoso soprattutto per il lavoro nella musica contemporanea e sperimentale che con il suo Prometeo ha raggiunto una delle vette più alte tra le opere artistiche del ventesimo secolo, coinvolgendo personalità quali Claudio Abbado, Emilio Vedova, Renzo Piano. Messo in scena per la prima volta quarant’anni fa nella chiesa di San Lorenzo a Venezia nel quartiere di Castello e definito dallo stesso Nono ‘tragedia composta di suoni’, Prometeo torna oggi ad essere riallestito dalla Biennale di Venezia negli stessi luoghi leggendari della prima esecuzione per emozionare nuovamente il pubblico veneto e internazionale”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, esprime la sua soddisfazione per il ritorno di Prometeo. Tragedia dell’ascolto di Luigi Nono, un progetto speciale dell’Archivio Storico (ASAC) de La Biennale, in programma dal 26 al 29 gennaio nella Chiesa di San Lorenzo a Venezia. L’opera, diretta dall’artigiano del suono Marco Angius alla testa dell’Orchestra di Padova e del Veneto, si svolgerà in una struttura-ambiente re-immaginata da Antonello Pocetti e Antonino Viola negli stessi luoghi della prima edizione del 1984, oggi occupati dalla fondazione Ocean Space. Con loro anche Roberto Fabbriciani (flauto) e Giancarlo Schiaffini (tuba), che con il regista del suono Alvise Vidolin e il curatore dei testi Massimo Cacciari, erano già intervenuti nella prima edizione.

“La Regione del Veneto crede fortemente nella valorizzazione delle eccellenze artistiche e culturali che costituiscono il perno della crescita, dei valori e dello stato di progresso della nostra società e attraverso cui si irradia e si promuove a livello internazionale una delle immagini migliori del Veneto. Ringrazio La Biennale di Venezia, l’Archivio Luigi Nono e TBA21-Academy, per aver progettato e curato questa iniziativa che salvaguarda, tramanda e promuove la musica contemporanea e sperimentale quali valori universali su cui si fonda la nostra identità culturale. In bocca al lupo a tutti coloro che stanno lavorando per la buona riuscita di questo evento straordinario che, ne sono certo, resterà nella storia della musica contemporanea”.