Milano, 18 gen. (askanews) – L’amministrazione comunale di Milano ha attivato il sistema di autenticazione a due fattori per i propri servizi online, che garantisce una maggiore protezione dei dati personali, come nei servizi di home banking. Il nuovo sistema riguarda tutti i servizi accessibili da remoto sul sito del Comune attraverso lo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, o attraverso la Cie – Carta di Identità elettronica: dalla richiesta di cambio di residenza alla prenotazione di appuntamenti allo sportello, dalle dichiarazioni Tari alle iscrizioni ai servizi educativi.
Con le credenziali legate a Spid o Cie è attivo ora un ulteriore passaggio a tutela dell’utente che potrà confermare la propria identità attraverso le modalità offerte dal proprio identity provider, nel caso dello Spid (ad esempio mediante un codice ricevuto via sms sul proprio cellulare) o tramite CieID (l’app dedicata all’utilizzo della carta d’identità elettronica) attivando le credenziali di ‘livello 2’.
“È dovere dell’Amministrazione pubblica – ha osservato Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’innovazione Tecnologica e la Trasformazione digitale del Comune di Milano – farsi garante dei diritti dei cittadini e delle cittadine. Con lo sviluppo delle applicazioni tecnologiche, cresce anche l’importanza di garantire un accesso sicuro. Per questo il Comune per i servizi online ha adottato un sistema di autenticazione forte, molto efficace per assicurare la protezione dei dati. È un sistema che, come utenti, già utilizziamo per i servizi che richiedono un elevato livello di sicurezza, ad esempio quelli bancari, e che aggiunge maggiore protezione alle operazioni che stiamo compiendo”.
“È importante che accada lo stesso con i servizi pubblici e crediamo che, anche in questo modo, i cittadini e le cittadine diventino più consapevoli del valore dei loro dati personali e dell’importanza che l’amministrazione pone nel proteggerli. Compromettere la sicurezza degli accessi e la riservatezza delle credenziali è fra i principali fattori di rischio di frodi informatiche e può comportare conseguenze non solo per se stessi ma anche per le persone con cui si è in relazione attraverso i canali digitali” ha aggiunto.