Milano, 17 gen. (askanews) – “Un enologo, un manager, un precursore, un professionista che ha fatto grande il vino italiano nel mondo. Ha contributo in maniera rilevante a qualificare il vino italiano e a far conoscere questo che oggi è il simbolo del Made in Italy, un comparto che crea economia, valore sociale, turismo e qualità, valorizzando le denominazioni di origine e facendo anche acquisire consapevolezza delle potenzialità del comparto. A titolo personale e a nome delle Città del Vino, ricordiamo con stima e affetto una figura di primo piano dell’enologia italiana”. Questo il commento di Angelo Radica, presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino, sulla scomparsa la notte scorsa del celebre enologo.