Roma, 16 gen. (askanews) – Mourinho non è più l’allenatore della Roma. Il tecnico portoghese è stato esonerato dal club della capitale dopo la sconfitta domenica a San Siro contro il Milan, l’ennesimo ko contro una big del campionato italiano, dopo quello ancora più bruciante subito appena tre giorni prima in Coppa Italia nel derby con la Lazio.
“Ringraziamo José a nome di tutti noi all’As Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso – hanno dichiarato il proprietari americani del club Dan e Ryan Friedkin in una nota ufficiale – Conserveremo per sempre grandi ricordi della sua gestione, ma riteniamo che, nel migliore interesse del club, sia necessario un cambiamento immediato. Auguriamo a José e ai suoi collaboratori il meglio per il futuro”.
Mourinho ha pagato un andamento deludente in serie A, con la Roma attualmente al nono posto, lontanissima dall’obiettivo Champions League prefissato dal club. Ma a influire sulla scelta del club anche l’atteggiamento divisivo tipico del condottiero di Setubal, lontano anni luce dall’understatement della dirigenza americana.
Il portoghese era stato annunciato il 4 maggio 2021 come nuovo tecnico della Roma a partire dalla stagione successiva. Il suo arrivo aveva infiammato la piazza giallorossa, che lo ha sostenuto come nuovo capopopolo fino all’ultimo. Grazie a lui la Roma è riuscita a vincere la Conference League, primo successo europeo a circa 14 anni dall’ultimo trofeo vinto dal club. L’anno scorso la Roma invece è arrivata in finale di Europa League perdendo ai rigori con il Siviglia. Un percorso in Europa entusiasmante nei due anni e mezzo di guida di Mourinho ma che non ha trovato corrispondenza in campionato.
L’allenatore portoghese lascia il club giallorosso dopo 138 partite, con 68 vittorie, 30 pareggi e 40 sconfitte.
“Arrivederci Roma”, il commento laconico di Mourinho su X, con una foto della Conference a corredo.