Roma, 10 gen. (askanews) – “Nel dicembre scorso avevamo chiesto, con una mozione urgente che porteremo nuovamente in Assemblea capitolina domani, la proroga di una delibera che vieta l’apertura o il trasferimento di attività di artigianato alimentare nel sito Unesco o in altre aree sature della città. Quest’atto, chiesto a gran voce anche dal I Municipio, seppur calendarizzato tra i lavori, non è mai stato messo in discussione né votato nonostante le rassicurazioni fatte dalla Presidenza, con il risultato che è stata messa da parte qualsiasi azione finalizzata alla tutela del centro storico cittadino per dare invece un via libera incondizionato all’apertura di rosticcerie, pizzerie a taglio, cornetterie e altri generi di attività, peraltro già presenti da tempo con numeri esorbitanti nelle zone più centrali di Roma”. Lo denunciano, in una nota, il capogruppo capitolino di Azione Flavia De Gregorio, il capogruppo di Azione in I Municipio Giuseppe Lobefaro e il presidente della Commissione Giubileo del I Municipio Maurizia Cicconi.
È evidente, secondo Azione, “che a questa amministrazione manchi quella attenta visione strategica che in questi ultimi giorni stanno giustamente reclamando anche le botteghe storiche di Roma, un patrimonio della nostra città che andrebbe salvaguardato e i cui accorati appelli continuano, invece, a restare inascoltati. La nostra città dovrebbe puntare solo ed esclusivamente sull’eccellenza, offrendo servizi e accoglienza adeguati ad un turismo che sceglie la qualità”. La scelta dell’attuale amministrazione, conclude Azione “va, invece, evidentemente, in un’altra direzione: ad un sistema che renda Roma appetibile per un turista attento e selezionato si preferisce un becero far west incapace di produrre altro che assenza di regole e decoro”.