Roma, 9 gen. (askanews) – La Sony sarebbe pronta a cancellare un accordo di fusione multimiliardario tra il suo braccio indiano e Zee Entertainment, il più grande gruppo di media quotato del subcontinente, in seguito ai ritardi per completare un accordo che creerebbe un’attività di intrattenimento da 10 miliardi di dollari. Lo scrive oggi il Financial Times, citando fonti informate sull’affare.
Il mese scorso la società indiana ha ammesso di non riuscire a chiudere l’accordo entro la scadenza del 21 dicembre perché manca il soddisfacimento di una serie di requisiti per procedere. Ha quindi chiesto una proroga di 30 giorni, prevista dall’accordo di fusione del 2021.
Tuttavia la compagnia giapponese non ha accettato la proroga, pur restando ancora legata a un accordo, che ha già ottenuto l’approvazione degli enti regolatori indiani.
La fusione creerebbe un conglomerato con più di 70 canali televisivi in India, con un ampio catalogo di film e con studi a Bollywood. Sony ne deterrebbe il 53%.
Ma l’accordo, firmato alla fine del 2021, si trova in panne. Il Securities and Exchange Board indiano l’anno scorso ha vietato all’amministratore delegato di Zee, Punit Goenka, che doveva guidare il gruppo combinato, di dirigere qualsiasi società quotata per un anno per aver presumibilmente deviato fondi da Zee e dalle altre entità quotate del gruppo agli azionisti fondatori. Il divieto è stato poi cancellato e la Zee vorrebbe Goenka ancora a capo dell’azienda, mentre Sony appare riluttante.
Inoltre, Sony appare preoccupata, secondo FT, per il calo della performance finanziaria di Zee, i cui ricavi operativi sono diminuiti nel 2023, mentre gli utili prima degli interessi, delle imposte, dell’ammortamento e dell’ammortamento sono calati del 38 per cento. E’, infine, anche aperta una controversia legale con alcuni dei creditori.
Il mercarto dell’intrattenimento in India, il paese più popoloso del mondo, è in piena fibrillazione. Disney – scrive FT – ha tenuto discussioni sulla formazione di una joint venture tra la sua attività Star e Reliance Industries, il conglomerato indiano gestito dal miliardario Mukesh Ambani, secondo le persone che hanno familiarità con le discussioni.