Roma, 9 gen. (askanews) – Per la sua seconda regia Pietro Castellitto racconta la noia e il vitalismo che spingono due giovani borghesi nel sottobosco malavitoso romano. “Enea”, nei cinema dall’11 gennaio, racconta le loro imprese, oltre la morale, in un mondo fatto di caos, come spiega il regista e protagonista.
“Sono spinti dalla gioventù in realtà e quindi da quel desiderio di sentirsi vivi tipico della gioventù. Tutti gli eventi del film sono collegati al movimento di Enea e a questa fiducia enorme che nutre nei confronti della vita. E questa fiducia è profondamente romantica, crede nella promessa della vita” dice Castellitto.
L’amico-complice, che ha degli occhi persi su quella realtà, e la fidanzata, che ha invece uno sguardo puro, sono interpretati da Giorgio Quarzo Guarascio e Benedetta Porcaroli. I genitori di Enea sono invece Chiara Noschese e Sergio Castellitto. Con i primi due il protagonista forma la sua famiglia di elezione, con i secondi ha una convivenza fatta di scontri, non detti, incomprensioni, rabbie.
Ma nonostante tutto la generazione dei genitori sembra quella più solida, che resiste in qualche modo a quel mondo impazzito. “Sono due persone profondamente oneste, che vivono un fuori sync nella loro esistenza” dice Sergio Castellitto. “I ragazzi hanno avuto meno tempo per avere pazienza e invece noi abbiamo dovuto fronteggiare, abbiamo avuto più anni di bocconi amari da mandare giù” conclude Chiara Noschese.