Roma, 8 gen. (askanews) – Mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ridurre l’utilizzo di agrofarmaci proteggendo le viti e dagli attacchi delle principali malattie fungine dando vita a una vitivinicoltura resistente e più sostenibile, risparmiando acqua e tutelando la fertilità del suolo. Sono gli obiettivi del progetto ViResClima, coordinato da Ri.Nova, ente di ricerca di Cesena.
Il progetto è incentrato sulla coltivazione di nuove varietà internazionali, resistenti alle principali malattie fungine della vite, ottenute di recente attraverso miglioramento genetico tradizionale e coltivate con tecniche agronomiche altamente sostenibili, in particolare l’inerbimento del sottofila con il cosiddetto “trifoglio sotterraneo”.
Il progetto si concluderà nella primavera del 2024. Ma i risultati emersi nei primi dodici mesi sono promettenti. Il monitoraggio è avvenuto in un vigneto sperimentale di Tebano (RA), coltivato con varietà resistenti internazionali: “I nostri studi confermano la bontà di questa tecnica di coltivazione – sottolinea Giovanni Nigro, responsabile del settore vitivinicolo di Ri.Nova – Dal punto di vista agronomico le varietà monitorate hanno evidenziato un cospicuo sviluppo e una notevole riduzione del numero di interventi fitosanitari contro oidio e peronospora, i grandi nemici di queste coltivazioni, oltre ad apprezzabili attitudini quali rusticità, produttività, vigoria e resistenza al freddo”.
E non solo: anche dal punto di vista enologico i risultati sono interessanti. “I vini ottenuti da questi vitigni sono stati valutati positivamente nei test di gradevolezza – prosegue Nigro – coniugando a livello sensoriale la tradizione all’innovazione e valorizzando al tempo stesso le peculiarità del vitigno di origine. Inoltre, il profilo aromatico è apparso in linea con le attuali esigenze del mercato (tipicità, sentori floreali-fruttati, tannini morbidi, colore) e i valori di alcol metilico sono risultati inferiori ai limiti di legge”.
Inoltre, dai dati in possesso di Ri.Nova emerge inoltre che l’inerbimento del sottofila con trifoglio sotterraneo permette di ridurre l’impiego di erbicidi o delle lavorazioni, di migliorare la fertilità, l’apporto di sostanza organica e di azoto e le condizioni idriche del terreno nel periodo estivo.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Astra Innovazione e Sviluppo (Tebano, RA), le aziende Terre Cevico (Forlì), Soc. Agr. Visconti Massimo & C. s.s (Vernasca, PC), Az. Vitivinicola Corte Beneficio (Coccanile, FE), la Cooperativa Sociale Il Ventaglio di Orav (Bologna) e Dinamica (Ente di Formazione).