Napoli, 4 gen. (askanews) – Conclusa con una visita-evento dedicata a rappresentanti del territorio la mostra Materia, il legno che non bruciò a Ercolano, prodotta dal Parco archeologico di Ercolano con il consueto affiancamento del Packard Humanities Institute, presso la settecentesca Reggia di Portici, vicino Napoli. Il legno e la sua materia, attori indiscussi per 12 mesi nelle lussuose sale della Reggia, hanno raccontato ai visitatori storie di ritrovamenti, utilizzi, impieghi nella quotidianità degli antichi e non solo. Elementi protagonisti anche dei social con le Schegge del Parco, il format lanciato di recente nel quale il direttore Sirano narra la storia del reperto, e con una trasposizione all’interno del Parco, ne mostra il luogo del ritrovamento. L’iniziativa è nata dalla collaborazione interistituzionale con la Città Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Agraria e del Musa (Centro Museale Reggia di Portici) dell’università degli Studi di Napoli Federico II e con un finanziamento della Regione Campania. “Gli straordinari reperti in legno, particolarità unica al mondo del nostro patrimonio, sono diventati – ha detto il direttore del Parco di Ercolano, Francesco Sirano – un’occasione per proseguire la tessitura di rete territoriale valorizzando anche altri meravigliosi luoghi ricadenti nella buffer zone, quali la splendida Reggia di Portici. Non ci è parso sostenibile continuare a tenere i reperti in legno all’interno dei depositi e abbiamo scelto di condividerli sul territorio e con la comunità, non nell’Antiquarium del Parco, ma nel sito che fu la sede del primo museo borbonico dedicato ai siti vesuviani. Oggi i reperti tornano al Parco e, dato il successo della Mostra, questo non sarà un addio ma un arrivederci perché il Parco lavorerà ad esporre i reperti in Antiquarium, così come continueranno la collaborazione con i partner istituzionali e le ricerche con il Dipartimento di Agraria”. (segue)