Roma, 2 gen. (askanews) – Era il 3 gennaio del 1954 quando la Rai iniziò a trasmettere su tutto il territorio italiano e per festeggiare questi 70 anni il 7 gennaio su Rai 1 andrà in onda in prima visione “La luce nella masseria”. Il film tv diretto da Riccardo Donna e Tiziana Aristarco, interpretato da Domenico Diele e Aurora Ruffino, racconta l’arrivo della televisione in una famiglia del Sud negli anni ’60.
Siamo a Matera, città che una quindicina di anni prima Palmiro Togliatti aveva definito “vergogna nazionale” per le misere condizioni di vita degli abitanti. La storia si colloca proprio nel momento in cui il progresso causa lo svuotamento delle campagne. L’avvento della modernità provoca una frattura all’interno della società e delle famiglie contadine e sarà proprio la televisione a proporre una nuova modalità di aggregazione e di socialità.
Aurora Ruffino interpreta Imma, una giovane donna che in questo quadro sogna l’indipendenza, la realizzazione tramite il proprio lavoro ed è proiettata verso il futuro: “E’ interessante capire come cambia una società negli anni, grazie anche alle nuove tecnologie, come cambia la mentalità delle persone in determinate circostanze. Anche la televisione ha avuto un ruolo fondamentale, educativo. Ad esempio è stata fondamentale per l’alfabetizzazione del popolo italiano, perché tantissimi non avevano avuto l’occasione di studiare a scuola, molti erano analfabeti e grazie a programmi come Il maestro Manzi, moltissime persone hanno imparato a leggere e a scrivere. Quindi è stato un mezzo importantissimo”.