Roma, 2 gen. (askanews) – Il Giappone ha rinnovato il suo programma di investimenti azionari esentasse “NISA” per i privati, rafforzando gli sforzi del paese per incoraggiare uno spostamento dal risparmio verso gli investimenti nel mercato azionario. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.
Il nuovo programma Nippon Individual Savings Account amplia i limiti di investimento annuali ed estende il periodo di esenzione fiscale da un massimo di 20 anni a un termine indefinito.
La riforma s’inquadra nel programa per un “nuovo capitalismo” sostenuto dal primo ministro Fumio Kishida, che mira a raddoppiare le attività finanziarie detenute dalle famiglie giappones. A oggi le famiglie nipponiche mantengono un risparmio in valuta per circa la metà dei loro beni, con un valore di circa 13.600 miliardi di euro.
Introdotto nel 2014 e modellato sul sistema della Gran Bretagna, il programma NISA consente agli investitori di negoziare azioni e fondi di investimento attraverso conti dedicati presso istituti finanziari.
In precedenza, i conti NISA consentivano investimenti fino a 1,2 milioni di yen (7.700 euro) all’anno in azioni nazionali ed estere, fondi negoziati in borsa e fondi comuni di investimento immobiliare. Secondo il quadro rivisto, il tetto complessivo degli investimenti annuali soggetti a esenzione fiscale è ora fissato a 3,6 milioni di yen (23.110 euro).
Inoltre, gli individui possono detenere fino a 18 milioni di yen (115mila euro) sui loro conti NISA, con status di esenzione fiscale permanente.
In Giappone, alla fine di settembre, secondo i dati della Banca del Giappone pubblicati a dicembre, solo il 18% circa delle attività finanziarie delle famiglie è detenuto in azioni e fondi d’investimento.