Roma, 13 dic. (askanews) – “Il patrimonio culturale identifica un popolo, sono le radici. Quindi deve essere protetto, difeso e tutelato da forme di criminalita organizzata” e va “perseguita ogni iniziativa quando parte di questo patrimonio viene perso in giro per il mondo”. E’ quanto ha detto oggi il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, alla presentazione alla Farnesina della mostra “L’arte salvata all’estero”, al fianco del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“L’Italia si è organizzata con un reparto Beni culturali che è qualcosa di unico a livello mondiale e oggi riusciamo a recuperare tantissime opere tramite attività investigativa, anche tecnologica, e diplomatica, e con la sensibilità degli Stati amici che ce le hanno restituite”, ha spiegato Luzi. “Questo vale anche al contrario e l’Italia lo ha sempre fatto. E’ un modo per tessere relazioni e assicurare rispetto della cultura reciproco”, ha commentato il generale.