Il direttore della Buchmesse a tutto campo sull’Italia Ospite d’Onore – askanews.it

Il direttore della Buchmesse a tutto campo sull’Italia Ospite d’Onore

“Tedeschi non vedono l’ora conoscere nuovi voci letterarie italiane”

Roma, 11 dic. (askanews) – In vista dell’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse 2024, il direttore della Fiera del libro di Francoforte Juergen Boos è stato a Roma, dove ha partecipato a un evento a “Più libri più liberi” assieme al commissario straordinario Mauro Mazza. In occasione di un incontro presso la residenza dell’ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas, askanews gli ha chiesto cosa significhi per il nostro Paese lo scettro di Ospite d’Onore e cosa esso possa portare alla Buchmesse 36 anni dopo l’ultima partecipazione dell’Italia da protagonista:

“Il contratto per la presentazione dell’Ospite d’Onore in Italia è stato firmato nel 2018 e da allora sono stati attuati diversi programmi di promozione della traduzione – ha spiegato Boos – I lettori tedeschi e l’industria editoriale internazionale non vedono l’ora di incontrare e connettersi con nuove e giovani voci letterarie italiane, così come traduttori, editori e membri delle industrie creative a Francoforte”.

E sul motto che l’Italia ha scelto “Radici nel futuro”?

“Naturalmente è impossibile racchiudere la diversità del panorama letterario, geografico e culturale di un paese in un unico motto – ha replicato il direttore – Ciò che personalmente mi piace del motto italiano è che non si riferisce solo agli autori affermati del Paese e alla lunga tradizione editoriale, ma abbraccia anche l’asse degli scrittori e degli artisti attuali e futuri. Durante la Frankfurter Buchmesse di quest’anno, ad esempio, autori italiani come Nicola Lagioia, Veronica Raimo, Teresa Ciabatti, Paolo Rumiz, Bernardo Zannoni e Vincenzo Latronico hanno tenuto eventi a Francoforte”.

Sulla controversa decisione di non assegnare un premio alla scrittrice palestinese Adania Shibli a Francoforte 2023 a causa del conflitto Israele-Hamas, askanews ha chiesto quali siano le difficoltà della Buchmesse nella gestione delle differenti tensioni geopolitiche:

“A causa della guerra iniziata da Hamas, a causa della quale soffrono milioni di persone in Israele e Palestina, l’organizzatore dell’evento Litprom ha deciso di rinviare la cerimonia di premiazione del LiBeraturpreis. L’assegnazione del premio ad Adania Shibli non è mai stata in discussione”, mette in chiaro Boos. “La Frankfurter Buchmesse è un luogo d’incontro per persone provenienti da più di 100 paesi. La nostra fiera rappresenta valori democratici come la diversità, i diritti umani e la libertà”, ricorda. “Ogni anno esprimiamo la nostra posizione democratica con il nostro programma. La Fiera del Libro è una piattaforma da sempre aperta ad autori, editori, traduttori e appassionati di letteratura provenienti da tutto il mondo e offre un luogo per un dialogo pacifico e aperto anche e soprattutto in tempi di guerra e di crisi”.

E sui numeri che Francoforte24 prevede grazie all’Italia Ospite d’onore, Boos sottolinea:

“Negli ultimi anni abbiamo fortunatamente visto il numero di presenze alla nostra fiera risalire verso livelli pre-pandemia. Incontrarsi di persona per gli incontri di lavoro è fondamentale nell’editoria e gli incontri personali con gli autori offrono un’esperienza unica per gli appassionati di letteratura. Con il Padiglione dell’Ospite d’Onore e i numerosi eventi con autori italiani e membri delle industrie creative in fiera, la presentazione dell’Ospite d’Onore è una parte vitale della fiera del libro. Nel 2023 abbiamo avuto più di 100.000 visitatori professionali provenienti da 130 paesi e circa 110.000 membri del pubblico in generale presenti alla fiera. Anche gli eventi con autori e artisti italiani durante tutto l’anno e durante la Fiera del Libro di Lipsia in primavera attireranno sicuramente numerosi partecipanti”.