Roma, 11 dic. (askanews) – Con la partecipazione dell’artista Numa Palmer, da sempre impegnata nelle attività a scopo di beneficenza, e grazie ad una collaborazione organizzativa tra il Kiwanis Distretto Italia San Marino e l’U.N.M.S. (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) con la disponibilità della Banda dell’Esercito italiano, sempre presente per iniziative benefiche, si terrà a Roma (presso il Teatro Italia) domani 12 dicembre il Concerto di Natale di Beneficenza della Banda dell’Esercito Italiano.
Numa, definita la cantante del Self Empowerment, è un’artista poliedrica ed eclettica impegnata in attività umanitarie ed animaliste. Cantante, autrice, produttrice e direttrice artistica, ha pubblicato svariati singoli musicali di successo, (in italiano, spagnolo ed inglese) e, in unione al messaggio del “pensiero positivo”, promuove la sua musica in tutto il mondo. Numerose le sue collaborazioni in produzioni musicali italiane ed internazionali per artisti del calibro di Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele, George Michael, Trevor Horn, Geoff Westley, Alan Clark (tastierista dei Dire Straits), Julian Hinton (produttore, arrangiatore compositore britannico per Trevor Horn, Robbie Williams, Seal) Mickey Feat (che ha suonato per Tina Turner e David Gilmour).
Ancora una volta il Kiwanis, organizzazione mondiale di volontari, impegnati a migliorare il mondo, un bambino ed una comunità alla volta, si distingue per il proprio spirito benefico rivolto verso i bambini e tradotto nel motto internazionale di “Serving the Children of the world”. Regalare parte del proprio tempo e delle proprie energie al servizio dei bambini, sapendo che anche un’ora di tempo dedicata ed un piccolo gesto possono cambiare la loro vita, possono cambiare il mondo! Normalmente, ogni anno, i club del Kiwanis sponsorizzano più di 150.000 progetti per l’infanzia nel mondo.
Per l’occasione è stata individuata come beneficiaria della donazione l'”Associazione KIM per il diritto alla cura dei bambini malati – ETS”, con sede in Villa Troili n. 46 di Roma, che si prefigge, tra l’altro, di accogliere i bambini malati; rispondere in tempi rapidi alla richiesta di aiuto, attivarsi con gli ospedali di riferimento della città per garantire le cure necessarie, curare la logistica, prendersi cura del bambino e della sua mamma, nella consapevolezza che nulla è facile e che tutto va affrontato per la migliore soluzione.