Roma, 5 dic. (askanews) – Un manifesto dedicato all’olio extra vergine d’oliva, promosso da tutta la filiera per valorizzare il prodotto e tutti gli attori del settore coinvolgendo la controparte istituzionale. E’ con questo documento che FOOI, l’Interprofessione dell’olio d’oliva, intende definire modalità e idee per il rilancio di un prodotto simbolo della Dieta mediterranea. Il documento programmatico si chiama “Valore Extra ” e l’organismo interprofessionale ne ha già stilato i principi essenziali. “L’attuale situazione dell’olio d’oliva, caratterizzata da quantitativi sotto la media e quotazioni alte, deve essere l’occasione per rivedere l’approccio al consumo di questo prodotto”, spiega in una nota Anna Cane, presidente del FOOI.
Il manifesto si prefiggere l’obiettivo di riconoscere, una volta per tutte, il grande valore dell’olio: economico, sociale, salutistico. “L’olio regala gusto e salute – sottolinea la presidente dell’Interprofessione, il suo valore è altissimo, ma non viene riconosciuto. L’olio non nasce sugli alberi, ma è il risultato di un impegno costante, che comincia sul campo, passa per i frantoi, per poi giungere nelle aziende olearie”.
FOOI sottolinea anche come tutti i passaggi di produzione dell’extra vergine, dal campo fino alla tavola, siano essenziali per la produzione dell’olio extra vergine, nessuno escluso, e rappresentino segmenti economici, con ricadute significative sul tessuto imprenditoriale e sociale del territorio.
E l’associazione punta giustamente l’indice contro la pratica dwl sottocosto, che !ha svilito negli anni la reputazione dell’extra vergine, convincendo il consumatore che l’olio costa poco perché vale poco. Questa gara al ribasso invita il consumatore alla ricerca del prezzo minore, inteso come unico criterio di scelta dell’extra vergine. Per queste ragioni, la filiera lavora da anni ai limiti della sostenibilità. Per il FOOI, “questo periodo di quotazioni maggiori deve servire a riposizionare l’olio a scaffale, attribuendogli il valore che merita e remunerando la stessa filiera, in particolare la parte agricola, in modo adeguato”.
Ancora, il mondo dell’olio deve rafforzare la sua competitività rispetto agli altri Paesi, sempre più forti e aggressivi, modernizzando impianti e processi produttivi. Senza tralasciare la parte salutistica, visto che se la Dieta Mediterranea è ritenuta la dieta più salutare e sostenibile al mondo, lo deve anche all’apporto dell’olio d’oliva.
Insomma, per il Fooi “l’olio extra vergine d’oliva deve essere al centro di una grande campagna di sensibilizzazione, capace di raccontare l’extra vergine a tutto tondo, trasmettendo la sua insostituibilità nella dieta gli italiani”, rilanciando al contempo il dialogo tra il mondo olivicolo-oleario e le istituzioni, attraverso un tavolo permanente, in modo da costruire una nuova politica di valorizzazione e promozione dell’extra vergine d’oliva, basata su una strategia condivisa.