Dal consumatore vulnerabile al consumatore responsabile
La ricerca Consumerism 2023
Dic 5, 2023
Roma, 5 dic. – La ricerca Consumerism 2023, dal titolo “Il consumatore responsabile, attivo, partecipativo”, svolta da Consumers’ Forum in collaborazione con Università Roma Tre, ha analizzato l’evoluzione del cittadino vulnerabile in relazione al ruolo sempre più attivo che la normativa gli affida. Oggi la legislazione europea si riferisce al cittadino non solo come soggetto da tutelare ma come stakeholder consapevole delle proprie scelte responsabili e sostenibili.
Se ne è discusso oggi nel corso della 18esima edizione del convegno annuale con le Authority italiane, dal titolo “Sostenibilità: un obiettivo irrinunciabile per cittadini, imprese e Authority” organizzato da Consumers’ Forum, associazione indipendente composta da importanti Associazioni di Consumatori, Istituzioni, numerose Imprese Industriali e di servizi e loro Associazioni di categoria. Aperto e moderato dal Presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli, con il Presidente ARERA Stefano Besseghini, il Presidente ANAC Giuseppe Busia, il Presidente ART Nicola Zaccheo, il Componente del GARANTE PRIVACY Agostino Ghiglia, il Capo di Gabinetto AGCM Giovanni Calabrò, la Responsabile Divisione Informazione Emittenti CONSOB Guglielmina Onofri, il Vice capo Dipartimento Tutela dei clienti e educazione finanziaria BANCA D’ITALIA Fabio Bernasconi, la Capo Servizio Normativa e politiche di vigilanza IVASS Martina Bignami.
Così il Presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli: “Il consumatore, per essere attivo e responsabile dovrebbe essere formato e informato adeguatamente, per potere fare scelte che vadano a favore dell’interesse collettivo, ambientale e del lavoro. In un tempo di fake news, di greenwashing, di truffe digitali e telefoniche, il cittadino è sempre più in difficoltà. Le Authority dovrebbero partecipare ancora più attivamente alla sua formazione e informazione, insieme alle imprese e alle associazioni dei consumatori.”
Continua Veroli: “Riteniamo che non ci sia ancora sufficiente consapevolezza del cambiamento culturale che sta avvenendo, con la conseguenza che, accanto alle diseguaglianze sociali, si possano sviluppare anche quelle anagrafiche e quelle relative alle condizioni oggettive di connessione digitale che, in alcune aree geografiche, rappresentano ancora un problema”.
Infine Veroli: “In questa situazione le Authority sono e diventano sempre più un riferimento fondamentale per la difesa dei diritti e degli interessi dei consumatori. Le tecnologie precedono le norme e proprio per questo le Authority possono contribuire a colmare vuoti e a dare garanzie ai soggetti più deboli del mercato. Auspicando che abbiano i poteri e le risorse sufficienti per affrontare le vecchie e le nuove sfide.”