Jeju (Corea del Sud), 4 dic. (askanews) – Lunedì 4 dicembre 2023, la Corea del Sud ha testato con successo un razzo spaziale a combustibile solido, lanciato da una rampa sul mare, nei pressi dell’isola di Jeju.
Il lancio è servito a mettere in orbita un piccolo satellite commerciale SAR (Synthetic Aperture Radar) per compiti di telerilevamento, costruito dall’azienda sudcoreana Hanwha Systems.
Il buon esito del lancio è stato confermato dallo stesso Ministero della Difesa di Seoul che lo ha definito una pietra miliare nella corsa alla conquista dello Spazio che accelera l’acquisizione di sempre maggiori competenze di Intelligence, surveillance, target acquisition, and reconnaissance da parte del Paese nonché delle sue capacità di accesso autonomo allo Spazio.
Il test sudcoreano del 4 dicembre arriva solo 2 giorni dopo il lancio nello Spazio del primo di una costellazione di 4 satelliti militari per l’osservazione della Terra di Seoul, partito dalla base spaziale americana di Vandenbreg, in California, con un lanciatore Falcon-9 di Space X e, soprattutto, dopo il successo annunciato da Pyongyang del lancio del primo satellite spia nordocoreano, il Malligyong-1; iniziativa fortemente criticata dalla comunità occidentale, in particolare dagli Stati Uniti, perché ritenuta in violazione della risoluzione di sicurezza delle Nazioni Unite sull’utilizzo delle tecnologie missilistiche.
Proprio in seguito al lancio del Malligyong-1 del 21 novembre 2023, Seoul ha imposto sanzioni unilaterali contro 11 cittadini nordcoreani coinvolti nello sviluppo di satelliti e missili balistici.