Roma, 28 nov. (askanews) – Le ricadute della “brexit” e le opportunità di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia che la forte presenza di italiani nel Regno Unito può favorire, in particolare nei campi della ricerca scientifica e dell’innovazione, del turismo, della logistica, in ambito manifatturiero e anche delle nuove fonti d’energia, oltre alle occasioni per favorire collaborazioni a livello accademico. Sono questi i principali temi affrontati nel corso dell’incontro avvenuto questo pomeriggio a Londra tra il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, al quale ha partecipato la direttrice dell’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa, Lidya Alessio Vernì.
Evidenziando i molteplici campi sui quali la Regione sta investendo e i progetti in via di sviluppo, anche attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra cui la North Adriatic cross-border Hydrogen Valley in partnership con Slovenia e Croazia, il governatore ha rimarcato “l’importanza della cooperazione in ambito transnazionale e tra territori e la necessità di favorire gli investimenti privati garantendo percorsi burocratici chiari e tempi precisi. Proprio per questo è stata creata l’Agenzia lavoro & SviluppoImpresa, che funge da piattaforma e da interlocutore unico per i possibili investitori”.
Sul fronte del turismo è stato evidenziato dall’ambasciatore Albertini come l’Italia sia una meta privilegiata per gli anglosassoni, sottolineando come il Friuli Venezia Giulia a riguardo sia un piccolo “compendio” del paese. Il Governatore ha rimarcato inoltre le grandi opportunità che il sistema delle Regioni italiane può ottenere proponendosi sul mercato inglese in maniera coordinata.