Milano, 23 nov. (askanews) – E’ partita dal Camerun, con oltre 330mila dosi, la prima grande campagna di vaccinazioni per la malaria in Africa. A promuoverla Gavi, the Vaccine Alliance , insieme a OMS e UNICEF, che parlano di una pietra miliare nel percorso verso una vaccinazione sempre più ampia contro una delle malattie più mortali per i bambini africani.
“Avere un vaccino per la malaria – ha detto ad askanews Aurelia Nguyen, Chief Program Officer di Gavi – rappresenta un cosa davvero importante. Pensate che la malaria uccide ogni anno mezzo milione di bambini sotto i 5 anni in Africa e centinaia di milioni di persone si ammalano. Abbiamo tanti strumenti efficaci contro la malaria, ma il vaccino è qualcosa di decisivo se vogliamo abbattere il numero delle morti per questa malattia, soprattutto tra i bambini africani”.
Nel 2021 si sono verificati 247 milioni di casi a livello globale, che hanno causato 619.000 morti. Di questi decessi, il 77% riguardava bambini sotto i 5 anni, soprattutto in Africa. L’incidenza di malaria raggiunge il picco più alto nel continente africano, dove nel 2021 si sono registrati circa il 95% dei casi globali di malaria e il 96% dei decessi correlati.
“Io lavoro per Gavi, the Vaccine Alliance – ha proseguito Nguyen – e quello che facciamo è aiutare gli Stati, sopratutto quelli che sono in difficoltà nel reperire e distribuire i vaccini a fare esattamente questo: dal supporto all’acquisto dei vaccini, fino alla distribuzione all’interno del Paese. Noi lavoriamo molto negli Stati, con i governi e tutte la parti coinvolte per portare i vaccini ai bambini. Si tratta davvero di mettere insieme tutti questi pezzi: rifornimento, distribuzione e coinvolgimento delle comunità”.
Il vaccino antimalarico RTS,S è raccomandato dall’OMS e molti Paesi africani stanno finalizzando i piani di distribuzione. Nelle prossime settimane è prevista la consegna di ulteriori 1,7 milioni di dosi in Burkina Faso, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Ma il discorso sui vaccini non si limita alla malaria. “Questa – ha concluso Aurelia Nguyen – è anche un’opportunità per noi per pensare ad altre patologie per le quali nel futuro potremmo avere un vaccino, come per esempio la tubercolosi, malattia sulla quale stiamo facendo progressi per sviluppare nuovi strumenti che ci permettano di offrire agli Stati modi per proteggere la loro popolazione”.
Queste prime spedizioni testimoniano che la vaccinazione contro la malaria sta uscendo dalla fase pilota e gettano le basi affinché i Paesi africani possano iniziare le vaccinazioni nel primo trimestre del 2024 con programmi di immunizzazione di routine supportati da Gavi.