Roma, 23 nov. (askanews) – “Penso che per Expo 2030 abbiamo fatto il massimo. Quando sono stato eletto Roma era già candidata, ma avevamo un progetto che abbiamo ereditato, lo dico senza polemica, non aveva i requisiti. Non c’era l’area, servono una serie di ettari: l’abbiamo rifatto completamente, il nostro progetto è considerato il più bello”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aprendo l’evento “L’Europa di domani”, promosso da Editoriale Domani.
“Lo abbiamo fatto – ha chiarito Gualtieri – rispettando i criteri Bie, altrimenti nn ce lo passavano, e che fosse molto innovativo: un Expo non ‘dulla’ rigenerazione ma ‘di’ rigenerazione urbana, che fosse fatto partendo dal post-Expo. Già abbiamo la pianta di come sarà il ‘dopo’, una grande cittadella della Ricerca, della Scienza, della Cultura, e su quello abbiano costruito l’Expo, con un metodo molto innovativo. Gli ispettori ci hanno dato il massimo dei voti”. La Città, ha aggiunto Gualtieri “ha passato il test sia come progetto sia per come si è presentata. Nessuno ha detto che Roma aveva dei problemi, siamo stai i numeri uno come qualità del progetto”.