Roma, 22 nov. (askanews) – Gli stabiimenti ex Ilva sono in una situazione drammatica e occorrono decisioni immediate per evitare la chiusura. Lo ha detto il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, in audizione alla Camera.
“Nonostante l’iniezione di ingente liquidità l’indebitamento di Acciaierie d’Italia supererebbe i 2,5 miliardi di euro – ha detto Palombella -. Da febbraio a oggi la situazione è peggiorata ulteriormente e a luglio l’azienda ha rischiato di fermarsi per il mancato pagamento del gas”.
“Acciaierie d’Italia nelle condizioni attuali non potrà mai essere rilanciata e arrivare all’equilibrio finanziario, previsto con una produzione di 6 milioni di tonnellate – ha proseguito Palombella -. Da settembre la situazione è diventata drammatica. Il piano Urso è stato palesemente abbandonato e il Governo ha deciso di percorrere un’altra strada negoziando con ArcelorMittal un nuovo accordo e sottoscrivendo un memorandum rimasto segreto, non solo a noi ma anche al socio pubblico”.
“Domani ci sarà l’assemblea dei soci. Nei mesi scorsi il Presidente Bernabè ha rassegnato le sue dimissioni, rimaste sospese per evidenti motivi, e forse da domani saranno effettive – ha concluso Palombella -. Se domani il socio privato non si impegnerà a finanziare il 62% del fabbisogno richiesto da ADI, cosa farà il Governo? Deciderà di rescindere il contratto con ArcelorMittal per palese inadempienza e per i danni alle persone, all’ambiente e all’economia del nostro Paese? Basta perdere tempo, occorrono decisioni chiare e immediate. È urgente un cambio di governance”.