Potenza, 20 nov. (askanews) – Da Maratea, in Basilicata città candidata a Capitale italiana della Cultura 2026, per porre in essere azioni concrete finalizzate al contrasto della crisi climatica e ambientale, parte – entro la fine dell’anno – il Progetto “Ricas Italia”, la Rete delle Istituzioni e dei Cittadini per la Cooperazione, la Cultura, l’Ambiente, la Solidarietà e la Sostenibilità contro la povertà e l’inquinamento del pianeta. Un progetto in vista dell’Expo City di Dubai.
A darne la notizia, qualche giorno fa, è stato il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, il quale ha sposato il suddetto progetto, ideato dal giornalista e scrittore Biagio Maimone, fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud” per rilancio economico e sociale del Mezzogiorno, da Nicola Timpone, Direttore Generale del “Gal – La Cittadella del Sapere” e dalla giornalista Francesca Lovatelli Caetani. “Entro fine anno si darà avvio al progetto eco-sociale e culturale ‘Ricas Italia’, la Rete dei Comuni per la Sostenibilità, la Cooperazione e la Solidarietà, che vedrà la città di Maratea promotrice in Europa della richiesta all’Unione Europea di dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura, contro il degrado e la povertà” ha dichiarato il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, il quale ha aggiunto: “Il Progetto ‘Ricas Italia’ è una ottima opportunità per dare impulso alla cultura della sostenibilità e al tema della bellezza, in termini morali, che da essa deriva. Maratea si pone al centro di un percorso di evoluzione culturale che unifica i Comuni italiani in un intento grandioso per le sue finalità, in quanto a favore dello sviluppo della vita umana, che veda il riscatto della centralità dell’essere umano in ogni ambito della vita sociale, economica, politica e spirituale. Fare cultura è ciò che ci proponiamo, che si prefigga di essere, innanzitutto, cultura della vita, in ogni sua declinazione. Una nuova cultura, pertanto, che prenda a cuore realmente il tema della sostenibilità e dell’umanizzazione dell’esistenza, è la nostra finalità, che può definirsi progetto antropologico in quanto assegna ai valori della vita umana la sua ineludibile centralità”. La Rete ha come obiettivo quello di aggregare, partendo da Maratea e dalla Basilicata, il maggior numero di Comuni e di Regioni, affinché si impegnino attivamente per la tutela ambientale e contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardia dell’intero ecosistema, attraverso azioni concrete che coinvolgano, nel contempo, i cittadini e le Istituzioni.