Milano, 18 nov. (askanews) – Il gioco in scatola come occasione di socialità e di relazione: al Superstudio MAXI di Milano Assogiocattoli e il Salone internazionale del giocattolo hanno organizzato l’evento ENTRAinGIOCO, che ha radunato appassionati di tutte le età per incontrarsi, scoprite novità e, soprattutto, giocare.
“Già nel nome – ha detto ad askanews Maurizio Cutrino, direttore di Assogiocattoli – c’è una dichiarazione di intenti, quella di mettersi in gioco e sperimentare un mondo molto particolare che è quello proprio del gioco da tavolo. Ed è un evento verticale, come dicono gli esperti, nel senso che è dedicato esclusivamente al mondo del gioco in scatola in tutte le sue declinazioni, aperto alle famiglie, agli appassionati ma anche al mondo dei bambini”.
Tra gli stand è possibile sperimentare giochi di carte, di ruolo, di strategia, e anche incontrare personaggi come Nicolò Falcone, campione del mondo di Monopoly, che ha potuto sfidare i visitatori. “È divertente – ci ha detto – perché hai a che fare spesso con bambini, oggi ho incontrato dei ragazzi e tutti quanti cercano di batterti e di rubare con l’occhio le tecniche, quindi è veramente divertente”.
Dietro il gioco, che è stato riconosciuto come un diritto fondamentale delle persone, ci sono però anche altri aspetti formativi, oltre che di immaginario collettivo. “È interessante il gioco del Monopoly – ha aggiunto Falcone – perché ti insegna la gestione del denaro Tu hai una quantità di denaro limitata all’inizio del gioco, quindi se compri tutto poi non hai più i soldi per costruire perché hai investito tutto nel a comprare Se invece non compri niente e ti tieni tutti i soldi, quei soldi prima o poi te li mangi, dandoli agli altri giocatori. Quindi secondo me è un gioco molto educativo per quanto riguarda la gestione del denaro”.
Dal denaro del Monopoly, di cui si dice che ogni anno si stampino più banconote rispetto a quelle reali, al sistema economico il passo, almeno in questo contesto, è breve: “A livello economico – ha concluso il direttore Cutrino – il gioco da tavola rappresenta quasi il 25 per cento dell’indotto di fatturato a livello italiano. E’ un settore che cresce, quest’anno è cresciuto a doppia cifra e sta crescendo poco alla volta, in senso ogni anno c’è quel pezzo in più che si va ad aggiungere”.
E a restituire, in un’epoca radicalmente digitalizzata, il piacere di attività analogiche, che coinvolgono le famiglie a livello transgenerazionale. Oppure di sfide di abilità e logica come il leggendario Cubo di Rubik, uno dei grandi protagonisti dell’evento milanese.