Roma, 17 nov. (askanews) – Il conglomerato giapponese Panasonic Holdings ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo di massima per vendere una sua controllata che produce componenti elettronici e di infotainment auto a una società di gestione patrimoniale statunitense, poiché cerca di concentrarsi sul mercato dei veicoli elettrici.
Panasonic ha firmato un memorandum d’intesa con un’affiliata di Apollo Global Management per diventare partner strategici nelle attività di Panasonic Automotive Systems (PAS). Se la transazione basata su questo memorandum verrà completata, i fondi gestiti da Apollo acquisiranno una parte della quota di Panasonic di PAS, di cui il gruppo giapponese attualmente l’unico azionista, e si prevede che PAS diventi un’affiliata di PHD con il metodo del patrimonio netto. Le parti proseguiranno le trattative in via esclusiva con l’intenzione di finalizzare i dettagli dell’accordo entro il 31 marzo 2024.
PAS è stata fondata come entità commerciale responsabile delle attività automobilistiche del Gruppo Panasonic. PAS fornisce tecnologie avanzate, in aree come i sistemi di infotainment.
“Considerato il rapido passaggio alle auto elettriche e un cambiamento significativo nell’architettura dei veicoli, saranno necessari investimenti continui per ottenere una crescita sostenuta per l’azienda, in particolare nello sviluppo di software e nell’elettrificazione, che continuano ad evolversi e avanzare. Attraverso questa partnership, verrà condivisa una storia di crescita e PAS avrà accesso a nuove e ampie opportunità di finanziamento, anche per rafforzare lo sviluppo delle imprese in crescita” ha assicurato Panasonic, spiegando che l’operazione prevede anche una futura quotazione di borsa per PAS.
A ottobre Panasonic ha annunciato un utile netto record di 288 miliardi di yen (1,9 miliardi di dollari) per il primo semestre dell’anno fiscale giapponese (aprile-settembre), grazie in parte a un forte sussidio da parte del governo degli Stati uniti per le batterie dei veicoli elettrici. Ma l’azienda ha anche rivisto al ribasso alcune previsioni per l’intero anno a causa della debole domanda di elettronica di consumo in Asia.