Dubai, 15 nov. (askanews) – Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, lo scorso 12 novembre, ha partecipato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, all’undicesima edizione della Dubai International Air Chief’s Conference (DIACC), uno dei più importanti eventi internazionali sul potere aereo, organizzato dalla UAE Air Force and Air Defense, in concomitanza con il Dubai Airshow 2023.
Con la partecipazione di più di 100 Capi di Stato Maggiore e Comandanti di Forze Aeree provenienti da tutto il mondo e di delegazioni ufficiali di oltre 80 Paesi, la DIACC rappresenta un’importante occasione d’incontro e di discussione per i leader mondiali del potere aereo.
Il tema dell’edizione 2023 è stato “Leadership Transformation: Embracing and Inspiring Change in an Al-Driven World”, con l’obiettivo di discutere e confrontarsi sugli ultimi approcci emergenti nella trasformazione del potere aereospaziale, in particolare sulle opportunità che possono derivare dall’introduzione dell’intelligenza artificiale (AI) nei processi di pianificazione e conduzione di una missione militare.
Il Generale Goretti, nella prima delle tre sessioni della conferenza, il cui tema era “Leadership In The Information Age”, ha tenuto un intervento dal titolo “Addressing the Leadership Challenges: Preparing Airmen for a High Technology Operational Environment” con il quale sono stati affrontati diversi temi di cruciale importanza per il mondo della Difesa del futuro, come la correlazione tra il processo decisionale e l’AI, gli investimenti nel settore aerospaziale, il Cyberspazio e la Formazione avanzata.
In un contesto in cui sarà sempre più importante velocizzare il processo decisionale attraverso il miglioramento dei sistemi e delle capacità di connettività, raccolta e analisi dei dati, l’AI può rappresentare uno strumento significativo per la selezione e la valutazione dei dati raccolti, dando così alla leadership la possibilità di decidere velocemente per il buon esito di una missione.
“Non possiamo stare fermi – ha detto Goretti – dobbiamo adattarci, essere agili e pronti per tutto lo spettro delle capacità richieste. I due concetti principali, in tal senso, sono la modularità e la scalabilità”.
Grazie al progresso tecnologico, il dominio dell’aria si sta espandendo sempre di più al punto che la nostra area di azione si amplierà oltre i 100 Km d’altezza dalla superficie terrestre (la linea di Karman, limite ideale tra atmosfera e Spazio, ndr). Proprio per questo, l’Italia sta investendo importanti risorse nel settore aerospaziale, in progetti connessi alle piattaforme in alta quota, il volo umano suborbitale, lo Space Weather, lo Space Situational Awareness, lo Space Surveillance and Tracking.
Il Cyberspazio è una componente fondamentale per la Difesa e l’Aeronautica Militare, da sempre Forza Armata fortemente tecnologica, ha investito in questo settore attraverso la costituzione di diversi Enti che operano a livello tattico, operativo e strategico.
Per fronteggiare i cambiamenti nell’ambito della sicurezza, abbiamo bisogno di una organizzazione più agile, rilevante e sostenibile. Per raggiungere tale obiettivo occorre un salto tecnologico e culturale, attraverso una formazione avanzata efficace, interoperabilità e connettività all’interno di un ambiente protetto, sicuro e resiliente.
In particolare, per garantire un’adeguata formazione avanzata ed efficace, l’Aeronautica Militare sta investendo in due progetti fondamentali: l’International Flight Training School (IFTS) con sede a Decimomannu (Ca) e l’Operational Training Infrastructure (Oti), un’infrastruttura di formazione avanzata, dove i piloti possono essere sottoposti a molteplici input e imparare ad affrontare le complessità che derivano dal loro impiego operativo.