Roma, 14 nov. (askanews) – Pnrr, agricoltura, forza lavoro, gestione delle risorse idriche, capitale umano, rinnovabili. Sono questi i temi che sono stati al centro della sezione istituzionale della missione di Confindustria Veneto Est, organizzata e curata dal presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola che ha consentito alla folta delegazione della rappresentanza di avere incontri istituzionali nel segno delle opportunità di rafforzamento della cooperazione industriale, commerciale e di investimento in alcuni specifici settori tra Veneto e Romania. Incontri che hanno creato un crescente interesse e opportunità concrete, con un nuovo appuntamento di aggiornamento già il 27 novembre a Roma.
La missione istituzionale ha visto la partecipazione di Alessandra Polin, consigliere di presidenza con delega all’Internazionalizzazione, Stefano Bottega presidente del Gruppo viticoltori e Larisa Chiorescu, dell’Area Estero, oltre alla strategica partecipazione della Finest S.p.a., attraverso il suo presidente, Alessandro Minon e la responsabile marketing e comunicazione, Lara Di Vicenz. Presente a tutti gli incontri anche Iuliana Chiriac, membro del Gruppo Diaspora di Confindustria Romania. Nella serie di incontri che si sono svolti dal 7 al 9 novembre il focus trasversale è stato puntato sul problema della mancanza di manodopera specializzata come tema europeo e quindi anche italiano e romeno.
Presso il ministero dell’Economia, dell’imprenditoria e del turismo della Romania, la delegazione è stata accolta dal segretario di Stato Lucian Ioan Rus: tra i temi trattati le opportunità derivanti dal Pnrr romeno, gli aiuti di Stato e i Fondi strutturali, con un’analisi generale sui progetti industriali in realizzazione a livello nazionale. A seguire è stato dato spazio al tema delle infrastrutture, al fondo per la modernizzazione per il sostegno di investimenti in nuove capacità di produzione di energia elettrica, prodotta da fonti rinnovabili. Come Confindustria Romania, il presidente Bertola, ha documentato un investimento appena avviato sulle lavorazioni di alta gamma, che utilizzeranno specifiche professionalità. Un nuovo esempio di internazionalizzazione nel settore della Micromeccanica di precisione, dove si prevede una produzione di oltre un milione di pezzi all’anno. Segnale di una Romania sempre più specializzata e sempre meno approdo di delocalizzazione generica.
Molto concreto e operativo è stato l’incontro con il segretario di Stato Aurel Simion, presso il ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale. In questa occasione la delegazione veneta ha potuto presentare lo straordinario know how delle aziende venete relativamente ai sistemi di ammodernamento degli impianti di irrigazione, la gestione intelligente dell’acqua, le case history sulla trasformazione di prodotti agricoli e fruttiferi, il settore della viticoltura, con un interessante focus sui centri di ricerca veneti impegnati in progetti innovativi, estremamente attuali, per mitigare i danni derivanti dai cambiamenti climatici. E poi ancora etichettatura, Agricoltura 4.0 e altre innovative proposte per attrarre i giovani in agricoltura.
A completamento di un percorso di incontri istituzionali, costruito sulla base di progetti concreti e di reciproca opportunità per i due Paesi, la delegazione è stata ricevuta anche a Cotroceni, presso l’Amministrazione Presidenziale romena, dalla Consigliera di Stato del Dipartimento dei romeni all’estero, Sandra Pralong. Da parte delle istituzioni romene, ha partecipato anche, come rappresentante della Camera dei deputati del Parlamento romeno, il Deputato Valentin-Ilie Fagarasian, vicepresidente della Comisia Românilor din Afara Granitelor Tarii.
La salvaguardia del capitale umano, in Italia e in Romania, i flussi migratori tra i due Paesi, il patrimonio comune di questo continuo scambio, è stato il tema principale affrontato nell’incontro con grande responsabilità. Una sfida sensibile che vede Confindustria Romania in “prima linea”, con una straordinaria progettualità che sarà lanciata ufficialmente a Roma a fine gennaio 2024. “Il problema della mancanza di manodopera specializzata è un problema europeo, quindi anche nazionale, che deve essere affrontato con un cambio delle strategie fino ad oggi messe in campo. La mancanza di manodopera incide negativamente sull’indice di produttività e quindi anche sullo sviluppo tecnologico della Romania, oltre ad un rilevante problema demografico e pensionistico – ha commentato Bertola – Il progetto di Confindustria Romania ‘Vino acasa’ nasce tenendo conto dei grandi sacrifici, affrontati dai cittadini romeni che hanno lasciato il Paese e dai motivi ostativi al loro rientro in Patria”.
“Vino acasa” affronta “diversi aspetti irrinunciabili in un’unica progettualità, affinché l’eventuale rientro in Patria della Diaspora romena possa avvenire nella filiera industriale italo-romena e nella massima dignità. Il progetto sarà presentato ufficialmente in Italia, a Roma, entro il prossimo febbraio”, ha annunciato il presidente di Confindustria Romania. Anche in questa sede, tra i vari interventi di presentazione da parte dei componenti della delegazione veneta, il presidente Bertola, ha documentato alcune nuove opportunità di sviluppo industriale e di nuovi investimenti.
I tre momenti istituzionali, coordinati dai vertici di Confindustria Romania, hanno permesso di attivare, da subito, una serie di nuove sinergie e collaborazioni tra Italia e Romania, oltre ad appuntamenti già calendarizzati, sia per il 2024 che imminenti, come quello del prossimo 27 novembre a Roma.