Roma, 13 nov. (askanews) – Oltre cento docenti de ‘La Sapienza’ di Roma hanno diffuso una ‘dichiarazione’ sulla Palestina. I docenti sollecitano ad aprire una discussione dentro e fuori all’Ateneo e invitano a ‘prendere posizione per la pace’. Dopo la strage di Hamas del 7 ottobre, scrivono, migliaia di palestinesi sono stati uccisi ‘per rappressaglia’ e ‘il discorso pubblico in Occidente ha oscurato decenni di storia di quell’area e si è affermata, in assoluta continuità con il recente passato, una narrazione univoca priva di profondità, di fatto sorda al dolore e alla sofferenza che da più di un secolo attraversano la Palestina’.
Di seguito il testo e i firmatari al 13 novembre.
A un mese dal 7 ottobre Apriamo il dibattito dentro e fuori la Sapienza, prendiamo posizione per la pace Il 7 ottobre Hamas ha varcato i confini della striscia di Gaza, è entrata nel territorio israeliano uccidendo 1400 israeliani e prendendo in ostaggio più di 200 persone: un’operazione terrificante, con moltissime vittime civili, messa in atto con violenta brutalità. Da quel giorno migliaia di civili palestinesi sono morti e continuano a morire giorno per giorno per effetto dei massicci bombardamenti decisi dal governo di Tel Aviv, come rappresaglia e per colpire ed eliminare definitivamente Hamas. Dal momento successivo all’attacco del 7 ottobre, il discorso pubblico in Occidente ha oscurato decenni di storia di quell’area e si è affermata, in assoluta continuità con il recente passato, una narrazione univoca priva di profondità, di fatto sorda al dolore e alla sofferenza che da più di un secolo attraversano la Palestina. Prendere parola, lanciare un appello significa oggi assumersi la responsabilità di mostrare il salto di scala che c’è tra una guerra e il massacro sistematico di un popolo. Significa, contestualmente, richiamare nel dibattito la profondità della storia e i fatti che porta con sé. Il discorso pubblico dopo il 7 ottobre è espressione diretta di una lettura di questa storia e di questo conflitto del tutto asimmetrica: da un lato una forza legale, uno Stato legittimo e civile, che protegge attivamente il suo territorio, dall’altro una forza irregolare, barbara e terroristica che costantemente la attacca, minacciandone la stessa esistenza. Se, accanto ai contenuti dell’attacco violentissimo condotto contro civili e militari dalle forze di Hamas, questa diffusa narrazione non occulta i bombardamenti sistematici operati in queste settimane dal governo di Tel Aviv a Gaza, davanti agli occhi di tutto il mondo, pone però l’una e l’altra violenza su due piani di riflessione etico-politica radicalmente diversi, riconoscendo di fatto il diritto di Israele a fare tutto quello che sta facendo. Lo stato di Israele, da 75 anni e poi dal 1967, occupa abusivamente territori che nel disegno originario non gli erano stati attribuiti, insediandovi progressivamente nuovi quartieri residenziali, sulla base di un preteso diritto storico originario degli ebrei su quella terra. Dopo il 7 ottobre le violenze dei coloni israeliani si sono intensificate anche sulla popolazione araba in Cisgiordania. La strategia della diffusione capillare nel tempo di questi insediamenti su tutti i territori palestinesi sta rendendo inattuabile la soluzione della convivenza di due stati, soluzione ancora completamente auspicabile – forse l’unica che può portare la pace in quella regione e l’unica che può garantire la sicurezza anche di Israele – che tutti continuano però ad evocare genericamente per fingere di non ammettere quello che di fatto sta avvenendo: l’annessione totale di quelle terre da parte dello stato di Israele, la sottomissione finale della popolazione palestinese sotto il governo di Tel Aviv, esito possibile di questa guerra. Nei confronti dei Territori Palestinesi occupati, lo stato di Israele si comporta da decenni come un paese coloniale, usando comportamenti quotidiani palesemente razzisti nei confronti della popolazione palestinese, disponendo liberamente del loro spazio e delle loro vite. Come ogni colonialismo, il suo potere si basa sulla forza, non sulla ragione. La totale adesione dell’Occidente alla politica di Israele, che alcuni attribuiscono a un profondo senso di colpa europeo per la persecuzione degli ebrei dal Medioevo alla Shoah, si presenta come una forma di solidarietà e identificazione con un paese percepito come occidentale e ricco, e quindi civile, a spese di una popolazione non occidentale e povera, e quindi barbara. Questo stato di cose è semplicemente evidente, nessuno può, sul piano storico, negarlo. Come docenti di questa istituzione, come studiosi/e chiamati/e sempre a esercitare una funzione critica, come esseri umani impotenti di fronte a tutta la violenza espressa dell’una e dell’altra parte, alla necropolitica ormai diffusissima che tende a distruggere tutto – effetto di una reazione pubblica sempre muscolare nei confronti di qualsiasi evento internazionale, che non può preparare alcuna forma di pace tra le parti – riteniamo fondamentale, in questo momento di folle cecità collettiva, esprimere pubblicamente il nostro profondo dissenso nei confronti di una narrazione avvelenata, che crea colpevolmente un clima di polarizzazione delle posizioni, sovrapponendo antisionismo e antisemitismo, e favorisce di fatto il perdurare di questa condizione di gelida e violenta follia. Ci uniamo quindi agli appelli lanciati in questi giorni da 150 docenti dell’Università di Bologna e da alcune migliaia di docenti e studiosi/e di tutta Italia, chiedendo: – l’impegno della comunità accademica e dell’Università La Sapienza, in tutte le sedi opportune, per l’immediato cessate il fuoco e il rispetto delle risoluzioni dell’ONU (compresa quella adottata a maggioranza, con l’astensione dell’Italia, lo scorso 27 ottobre); – la garanzia della libertà di parola e del diritto di docenti, studenti e studentesse al dibattito, dentro e fuori l’università, la promozione nell’ateneo di spazi di riflessione critica, fondata su una lettura profonda, articolata e puntuale della storia; – l’adozione da parte del Senato Accademico di una risoluzione di solidarietà nei confronti della popolazione di Gaza e di tutte le vittime civili del conflitto; – l’apertura di una discussione pubblica all’interno dell’ateneo per la cooperazione con le università palestinesi e per il disinvestimento da società che finanziano l’occupazione illegale di territori da parte di Israele. Per aderire: https://forms.gle/rKs9FagvmZcr51fx9 (l’aggiornamento non è immediato, verranno accolte solo adesioni) prime adesioni: 1. Giovanni Ruocco, Dipartimento di Scienze Politiche 2. Francesca Gallo, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 3. Riccardo Capoferro, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 4. Valerio Cordiner, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 5. Giorgio Mariani, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 6. Michelina Di Cesare, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 7. Chiara Bolognese, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 8. Isabella Chiari, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 9. Leonardo Capezzone, Dipartimento di Studi Orientali 10. Caterina Romeo, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 11. Davide Nadali, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 12. Giancarlo Ruocco, Dipartimento di Fisica 13. Marco Di Branco, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 14. Cecilia Bello, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 15. Irene Ranzato, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 16. Carlo Cellamare, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 17. Alessandra Broccolini, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 18. Claudia Cincaglini, Dipartimento di Scienza dell’Antichità 19. Adolfo La Rocca, Dipartimento di Scienza dell’Antichità 20. Osvaldo Costantini, Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione 21. Francesca Federico, Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione 22. Marianna Pozza, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 23. Alberto Budoni, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 24. Giovanni Attili, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 25. Marco Balsi, Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni 26. Marco Omizzolo, Dipartimento di Scienze Politiche 27. Maria Cristina Storini, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 28. Luca Bettarini, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 29. Maria Roccaforte, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 30. Roy Cerqueti, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 31. Francesca Santoni, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 32. Francesca Terrenato, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 33. Paolo Monti, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 34. Raffaella Pomi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 35. Carla Nardinocchi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 36. Stefania Espa, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 37. Giovanni Leuzzi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 38. Giovanni Cannata, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 39. Luigi Piga, Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali, Ambiente 40. Raffaele Cadin, Dipartimento di Scienze Politiche 41. Ada Barbaro, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 42. Laura Guazzone, Dipartimento istituto italiano di studi orientali 43. Jacob Blakesley, Istituto Italiano di Studi Orientali 44. Andrea Bellelli, Dipartimento di Scienze Biochimiche 45. Alessandro Somma, Dipartimento di Scienze Giuridiche 46. Marcello Vitale, Dipartimento di Biologia Ambientale 47. Francesco Zappa, Dipartimento di Studi Orientali 48. Gianfranco Bria, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 49. Leila Karami, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 50. Elena Ambrosetti, Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza 51. Maria D’Erme, Dipartimento di Scienza Biochimiche 52. Gaetano Azzariti, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici 53. Enzo Cannizzaro, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici 54. Giorgia Marini, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici 55. Francesco Cioffi, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale 56. Maria Giovanna Musso, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 57. Bianca Colonna, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie ‘Charles Darwin’ 58. Ernesto d’Albergo, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 59. Leila El Houssi, Dipartimento di Scienze Politiche 60. Marina Bouché, Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell’Apparato Locomotore 61. Brunero Liseo, Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza 62. Carmela Mastrangelo, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 63. Lucy Bell, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 64. Paolo Simonetti, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 65. Emilia Di Rocco, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 66. Luigi Marinelli, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 67. María Montserrat Villagrá Terán, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 68. Christos Bintoudis, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 69. Gaia Tomazzoli, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 70. Paola Ferretti, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 71. Franco D’Intino, Dipartimento di studi europei americani e interculturali 72. Massimiliano Tortora, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 73. Giulio Moini, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 74. Assunta Viteritti, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 75. Isabella Tomassetti, Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali 76. Luca Zamparelli, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 77. Luca Salmieri, Dipartimento di Scienze sociali ed economiche 78. Maria Romana Allegri, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 79. Marco Di Maggio, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 80. Valeria Ferrari, Dipartimento di Scienze Politiche 81. Enrico Sarnelli, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 82. Giovanna Gianturco, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 83. Daniela Padularosa, Dipartimento di studi europei americani e interculturali 84. Maria Romana Allegri, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 85. Paolo Borioni, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 86. Riccardo Tilli, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 87. Valerio Camarotto, Dipartimento Studi Europei, Americani e Interculturali 88. Stefano Sparcella Prandstraller, Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale 89. Tessa Canella, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 90. Claudia Colantonio, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 91. Fiorenzo Parziale, Dipartimento di Comunicazione Ricerca Sociale 92. Alessandra Brezzi, Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali 93. Valter Curzi, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 94. Silvia Polettini, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche 95. Andrea Peghinelli, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 96. Isabeau Birindelli, Dipartimento di Matematica Guido Castelnuovo 97. Lucia D’Ambrosi, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 98. Massimo Marini, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 99. Francesca Nemore, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 100. Carmen Gallo, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 101. Luca Bacchini, Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali 102. Luca Alteri, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale 103. Alessandra Vitullo, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo 104. Andrea Luzzi, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 105. Giuseppe Lentini, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 106. Rita Francia, Dipartimento di Scienze dell’Antichità 107. Gianfranco Crupi, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 108. Silvia Toscano, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 109. Alessandro Greco, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 110. Marta Marchetti, Lettere e Culture Moderne 111. Giulia Ecca, Dipartimento di Scienze dell’Antichità