Chip, cinese SMIC innalza budget investimenti ’23 a 7,5 mld Usd – askanews.it

Chip, cinese SMIC innalza budget investimenti ’23 a 7,5 mld Usd

Nonostante dati di vendita deludenti nel trimestre
Nov 10, 2023

Roma, 10 nov. (askanews) – Il gigante cinese di chip, Semiconductor Manufacturing International Corp. (SMIC), ha aumentato il budget per le spese in conto capitale per il 2023 a 7,5 miliardi di dollari in un contesto di crescenti tensioni tra Stati uniti e Cina, nonostante abbia registrato un calo dell’80% nell’utile netto per il trimestre da luglio a settembre. Lo segnala oggi il Nikkei Asia.

La società prevede un eccesso di offerta di chip al di fuori degli Stati Uniti e della Cina, poiché le forze geopolitiche spingono i paesi a costruire le proprie catene di fornitura di semiconduttori.

L’amministratore delegato Zhao Haijun ha affermato che l’aumento delle spese in conto capitale è guidato dal fatto che SMIC consente ai fornitori di apparecchiature di effettuare consegne prima del previsto a causa della situazione geopolitica sempre più complessa, che rende più difficile prevedere i tempi di consegna.

“Il numero di attrezzature da consegnare prima della fine di quest’anno è (superiore) rispetto alla previsione originale, e abbiamo più attrezzature in arrivo”, ha detto Zhao in una conferenza sugli utili.

L’aumento arriva mentre Washington rafforza ulteriormente i controlli sulle esportazioni di attrezzature avanzate per la produzione di chip. Le restrizioni più severe influenzeranno le importazioni cinesi di più tipi di macchine litografiche prodotte dall’ASML dei Paesi bassi, che sono fondamentali per la produzione di semiconduttori. ASML ha confermato che saranno interessati alcuni impianti cinesi di chip avanzati.

Zhao ha affermato che SMIC ha quattro stabilimenti di chip in costruzione a Shenzhen, Pechino, Tianjin e Shanghai.

Guardando al futuro, l’amministratore delegato ha previsto un anno “piatto” per l’industria degli smartphone nel 2024.

SMIC è sulla lista nera delle entità commerciali statunitensi dalla fine del 2020, ma ha continuato a investire per contribuire ad aumentare l’autosufficienza nazionale in termini di chip. È passato dall’essere un produttore di chip che mira a supportare il mercato globale a servire principalmente i clienti domestici. Nel trimestre luglio-settembre, il contributo alle entrate provenienti dalla Cina è salito all’84% rispetto al 75,1% dello stesso periodo dell’anno precedente.

SMIC ha anche collaborato con il produttore cinese di apparecchiature per telecomunicazioni e smartphone Huawei, anch’esso sulla lista nera degli Stati Uniti, per produrre i chip mobili 5G dell’azienda

Il produttore di chip con sede a Shanghai ha registrato un calo dei ricavi del 15% nel trimestre concluso a settembre a 1,62 miliardi di dollari. L’utile netto è sceso dell’80% a 94 milioni di dollari, rispetto alle stime di 178,1 milioni di dollari.