Guerra in Medio Oriente, Liliana Segre: fermare la spirale di odio, liberare gli ostaggi e proteggere i civili – askanews.it

Guerra in Medio Oriente, Liliana Segre: fermare la spirale di odio, liberare gli ostaggi e proteggere i civili

  Riunita la Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni di intolleranza e odio
Nov 9, 2023

Roma, 9 nov. (askanews) – “La convocazione di questo incontro dei componenti dell’ufficio di presidenza è conseguenza diretta delle vicende terribili che si sono consumate e si stanno consumando in Medio Oriente da ormai da più di un mese. Non è questa la sede, né io ho l’animo, per entrare nel merito. Basti dire che bisogna fermare la spirale d’odio, liberare tutti gli ostaggi, proteggere i civili, porre fine a tutte le forme di violenza”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, durante un incontro della stessa commissione. “In Europa e in Italia – ha aggiunto Segre – si sono avute in questi giorni manifestazioni di antisemitismo che richiedono un’azione decisa delle istituzioni preposte e un impegno convergente di tutte le forze politiche”.

“Quello che accade oggi in Europa e in Medio Oriente è non solo il culmine di una lunga serie di lutti,  ma anche di problemi globali rimasti irrisolti. Io voglio però cercare di conservare il meglio delle aspettative suscitate dalla fine del ‘secolo breve’. Voglio continuare a coltivare la speranza, la fiducia, dirò l`utopia”, ha continuato la senatrice a vita, nel suo intervento accorato in commissione.  “L`utopia – ha proseguito Segre – di un mondo che ripudia la guerra e il terrorismo, che ripudia l`antisemitismo, l`islamofobia e ogni tipo di il razzismo, ogni discriminazione, che contrasta l`odio dilagante nelle strade, ma anche sui social e nell`universo online, con la cultura della pace, del confronto, del rispetto, della solidarietà. Utopia? Sì utopia. Di chi crede che la violenza non sia l`antidoto alla violenza, ma ne generi altra, all`infinito”.

“Se ognuno di noi, uomo o donna, di qualunque religione, di qualunque cittadinanza sia, che appartenga a qualsiasi mondo, non ha la possibilità di dire quello che pensa e di cercare di mettere in atto quello che si è prefisso nella vita, allora non sono solo io che penso, nei momenti più cupi, di aver vissuto invano. Ma chi non segue la propria mente, il proprio dovere, la propria natura più profonda nella propria vita e lascia fare agli altri disinteressandosi con indifferenza è molto colpevole” e “in questo momento non si può essere colpevoli, in questo momento bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore, di ogni credo perché i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine”, ha sottolineato Segre, in uno dei passaggi del suo discorso.  Nel corso della riunione, la senatrice ha anche ringraziato i colleghi della commissione per “alcune prese di posizione che sinora – ha sottolineato – non erano state invocate. Uso questo termine, invocare, perché questo non è un momento per rimanere passivi su quello che succede e lasciare ad altri l’incarico di risolvere le cose. Bisogna sentire la propria coscienza”.