Andrea Bonin: ANBO Industry è una visione – askanews.it

Andrea Bonin: ANBO Industry è una visione

“Abbiamo creduto nel nostro progetto sin dall’inizio”
Nov 9, 2023
Roma, 9 nov. (askanews) – Andrea Bonin, fondatore e amministratore delegato di ANBO

Industry, una realtà italiana specializzata nel settore della

cubicatura e della verniciatura industriale di alto livello, ha

dimostrato grazie alla sua storia imprenditoriale come il

coraggio, la lungimiranza e l’innovazione abbiano il potere di

trasformare completamente un’azienda: è così che è stato capace

di portare la sua impresa da un settore all’altro, permettendole

di emergere come leader globale. La sua avventura imprenditoriale

ha avuto inizio in un settore molto diverso da quello attuale,

nel commercio, prima di spostarsi gradualmente verso il mondo

della decorazione e colorazione industriale. L’azienda era

inizialmente specializzata nella stampa digitale industriale di

piccolo e grande formato, focalizzata fin dall’inizio sul

rispetto maniacale dei colori arrivando ad ottenere un risultato

di altissimo livello. Con l’evoluzione e l’aumento delle

collaborazioni con grosse aziende italiane ed internazionali,

Bonin identificò l’opportunità di entrare nel settore della

decorazione tridimensionale, puntando sulla tecnologia chiamata

“cubicatura”, offrendo un servizio sempre più adeguato alle

innovazioni di mercato. “Questa tecnologia è una tecnica che

permette di trasferire grafiche e disegni stampati su una

pellicola idrosolubile su componenti ed oggetti sia di piccolo

che di medio o grande formato, attraverso l’immersione in vasche

d’acqua – spiega Bonin- Questa tecnologia è stata inventata

originariamente in Giappone oltre quarant’anni fa, ed è stata

ampiamente utilizzata nel settore automobilistico per creare

effetti speciali come finiture simili alla radica, al carbonio,

al legno o al marmo sulle plastiche interne delle auto. “Abbiamo

subito riconosciuto il potenziale di questa tecnologia

immaginandola applicata in altri settori, per questo abbiamo

deciso di investire massicciamente in impianti e risorse per

espanderla. È stato un azzardo, ma ci abbiamo creduto sin da

subito”, racconta Bonin. Il loro percorso non è stato tutto in

discesa e privo di sfide, ma nonostante tutto, Bonin ha sempre

ritenuto fondamentale diversificare i settori di attività, per

riuscire a creare un qualcosa che funzionasse e, che alla fine li

ha resi leader del settore. “Ho creduto fortemente nel progetto e

ho mantenuto una chiara visione strategica che ci ha permesso di

crescere molto. È il segreto per far funzionare le cose, crederci

fino in fondo, oltre che offrire servizi e prodotti di qualità”

racconta l’imprenditore veneto, sottolineando che uno dei punti

di forza distintivi dell’azienda è la sua capacità di

semplificare progetti complessi per i clienti, pianificando e

seguendo tutto il percorso a 360°. Gli investimenti in ricerca e

sviluppo, innovazione tecnologica e formazione costante hanno

reso ANBO Industry un punto di riferimento globale, grazie alla

sua chiarezza e alla sincerità nel dialogo con i clienti e

fornitori, che sono le caratteristiche considerate fondamentali

per il successo e maggiormente apprezzate da chi si rivolge

all’azienda. ANBO Industry inoltre, ha raggiunto un notevole

livello di qualità e capacità produttiva, ottenendo una costante

crescita mantenendo come obiettivo cardine l’espansione a livello

globale confermando la visione ambiziosa e a lungo termine che

contraddistingue questa realtà. L’azienda, riconosciuta come

un’innovatrice avendo portato una tecnologia unica in diversi

settori, ha dimostrato che con la giusta visione, impegno e

dedizione, è possibile costruire un’impresa di successo che

continua a crescere e dominare il mercato: “è solo l’inizio;

vogliamo continuare a dimostrare a tutte le persone ed aziende

con le quali collaboriamo che la nostra idea è vincente e

possiamo fare ancora tanto. Vogliamo continuare a lavorare in

questo modo, trasformando componenti ed oggetti in piccole grandi

opere d’arte” conclude Bonin.