Bologna, 8 nov. (askanews) – Che cosa diventerà la figura del medico e che implicazioni comporterà l’intelligenza artificiale nelle scelte decisionali e nella stessa responsabilità medica se ad attuare tali scelte saranno le macchine. Chirurgia robotica e IA: come cambierà la vita del chirurgo nel prossimo futuro. Il punto di vista del paziente e come muta la percezione del trattamento ricevuto, se a compierlo sono degli algoritmi. E ancora, deep learning e fine vita, ovvero l’attendibilità delle previsioni sui malati terminali e le ricadute etiche e relazionali di questi strumenti.
E’ da queste premesse che prende il via il 10 e 11 novembre a Bologna “Decidere in Medicina. Autonomia del paziente e responsabilità del medico”, la nona edizione del Festival della Scienza Medica, organizzato dalla Fondazione Scienza Medica, in collaborazione con l’Università di Bologna, l’Accademia delle Scienze di Bologna e la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. L’edizione di quest’anno ha l’obiettivo di stimolare un dibattito tra esperti del settore, che vede protagonisti scienziati di fama internazionale, tra cui il Premio Nobel Andrew Z. Fire della Stanford University, e massimi esperti in diversi campi della ricerca e dell’innovazione, con l’ambizioso intento di avvicinare il grande pubblico alla cultura medico-scientifica, e di fornire ai cittadini le basi metodologiche per poter effettuare le scelte più razionali in campo sanitario.
“Sono grato alla Fondazione e al presidente per la determinazione con cui sono riusciti ad organizzare negli anni queste importanti iniziative di condivisione con la cittadinanza – Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna -. Grazie anche per i temi che portate all’attenzione del pubblico, che non rispecchiano un approccio meramente contemplativo della realtà ma piuttosto la curiosità di investigare le continue evoluzioni della ricerca scientifica. La salute a Bologna non è solo un dovere istituzionale ma è parte del patrimonio genetico della città: è elemento di coesione sociale e driver di sviluppo. Questo rappresenta il Festival”.
“Il festival, giunto alla nona edizione, rappresenta per noi motivo di orgoglio. In questo senso, continueremo a lavorare per garantirne la continuità in un’ottica di arricchimento per la città” ha aggiunto il presidente della Fondazione Scienza Medica, Fabio Roversi Monaco.
“Il tema di questa nuova edizione è particolarmente sentito sia dalla comunità scientifica che dai cittadini – ha aggiunto Luigi Bolondi, presidente dell’Accademia delle Scienze -. In un contesto in continua evoluzione, come quello della ricerca scientifica, ha fatto irruzione poi l’Intelligenza Artificiale, rendendo più complesso il rapporto tra medico – paziente e le decisioni che ne conseguono. Nonostante questo, oggi non si può più parlare di medicina, prescindendo dall’IA, ormai esempio di multidisciplinarietà della cultura che interessa tutte le aree del sapere. Il Festival della Scienza medica non è un convegno medico ma un vero e proprio evento aperto alla cittadinanza”.