Roma, 8 nov. (askanews) – Lo chiamano “l’uomo della stampa 3D applicata all’odontoiatria”, e più in generale dell’applicazione del digitale a questo campo, che ha l’obiettivo di restituire il sorriso ai suoi pazienti anche nei casi più complessi: è il professor Giuseppe Cicero, odontoiatra, parodontologo di 33 anni di Roma, che ha ricevuto oggi il “Premio Firenze Donna – In Onore dell’Italia che ci Onora” per i risultati ottenuti all’estero (ma anche nel nostro Paese) nell’innovazione odontoiatrica e per la salute dentale.
Un’attività di ricerca che lo ha portato, già da quando era under 30, a sviluppare protocolli clinici innovativi per la rigenerazione ossea ed implantologia dentale utilizzando la stampa 3D sulle due sponde dell’Atlantico, tra Italia e gli Stati Uniti.
“Tra immagini tridimensionali e tecnica olografica le nuove frontiere dell’odontoiatria in sala operatoria, gli interventi diventano sempre più sicuri e precisi – ha spiegato Cicero in un comunicato -. Infatti, con la stampa 3D riusciamo a migliorare le diagnosi e a limitare al massimo gli errori clinici, creando una chirurgia sempre più su misura. Con la tecnica olografica, invece, diventa possibile entrare all’interno di strutture anatomiche sottoforma di ologrammi, aiutando ancora di più il clinico a visualizzare correttamente tutte le strutture anatomiche necessarie per fare diagnosi più precise”, ha sottolineato.
“Sono particolarmente lieto e grato di aver ricevuto il Premio Firenze Donna, insieme a tanti illustri nomi. Sono voluto rientrare appositamente da New York per ritirarlo ed è un onore per me essere riconosciuto per il lavoro svolto in questi ultimi anni come italiano particolarmente meritevole”, ha commentato Cicero, che insegna ed esercita la sua professione tra New York e Newport Rhode Island, e allo stesso stempo non ha mai abbandonato lo studio di famiglia a Roma.
Dell’utilizzo della stampa 3D in odontoiatria il dottor Cicero è stato un precursore tanto da essersi guadagnato nel 2018, a 28 anni, l’inserimento da parte della prestigiosa rivista Forbes tra i 30 under 30 più influenti in campo medico in Europa. Un risultato reso possibile proprio dalla ricerca iniziata durante gli anni di specializzazione negli Stati Uniti.
“Mi dedico alla ricerca sulla stampa 3D da 8 anni e su quella olografica da 2 – ha ricordato, ribadendo – Le più moderne tecnologie quali la stampa 3d e l’olografia possono offrire oggi cure sempre più su misura per terapie rigenerative dentali e maxillo facciali”.