Roma, 8 nov. (askanews) – “Nel 2021 le cancellazioni per l’estero di cittadini italiani sono state circa 94 mila, di cui 42 mila donne (45,1%), mentre il numero delle iscrizioni anagrafiche dall’estero è stato di quasi 75 mila individui, di cui 33 mila donne (44,2%). In generale, gli emigrati hanno un’età mediana di 31 anni per gli uomini e 29 anni per le donne, mentre l’età mediana degli italiani che rientrano è leggermente più alta, 35 anni per gli uomini e 32 per le donne”. È quanto emerge dal Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, presentato oggi.
“Ad espatriare sono in particolare i giovani (il 52% nella fascia di età 20-39 anni); consistente è, anche, il numero di minori che presumibilmente si spostano con la famiglia (19% nella fascia 0-17 anni). Da segnalare anche la quota rilevante (23%) rappresentata dai 40-65enni, segnale, quest’ultimo, di una sempre maggiore propensione e/o necessità ad emigrare all’estero per lavoro anche in età più matura”.
“Le regioni per le quali è più consistente il flusso migratorio di italiani verso l’estero sono la Lombardia (circa 19 mila, pari al 20% del totale delle cancellazioni), il Veneto (poco più di 9 mila, 10%), la Sicilia (8 mila, 9%), e l’Emilia-Romagna (circa 7 mila, 8%). La quota più elevata di donne che espatria si registra in Valle d’Aosta e FriuliVenezia Giulia (49,1% e 48,3%), la più bassa in Puglia (41%). Le prime cinque province di cancellazione per l’estero sono Milano, Roma, Torino, Napoli e Brescia le quali, nel complesso, rappresentano oltre un quinto delle migrazioni in uscita”, conclude il dossier.