Turismo, crescono i visitatori UK in Italia. Anche fuori stagione – askanews.it

Turismo, crescono i visitatori UK in Italia. Anche fuori stagione

Al WTM Mitur ed Enit portano i trend del settore
Nov 6, 2023

Roma, 6 nov. (askanews) – L’Italia fa gola a Uk. In aumento, infatti, i visitatori britannici nella Penisola e anche fuori stagione. Lo conferma lo studio Enit su dati Data Appeal rinnovando così l’importanza della partecipazione al World Travel Market con uno stand che coinvolge 15 regioni e centinaia di stakeholder italiani e mondiali che si confrontano con nuovi trend e destinazioni. Mitur e Enit al Wtm di Londra, il principale marketplace turistico internazionale, sarà presente negli stand N2-400, N3-200, N2-210 fino all’8 novembre presso l’ExCel Centre di Londra. Ad inaugurare lo stand Italia sarà il Ministro del Turismo Daniela Santachè. Quindici le regioni che esporranno con l’Italia: Toscana, Sicilia, Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Campania, Lazio, Basilicata, Trentino, Marche, Lombardia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Umbria. Presenti anche Comune di Roma, Visit Brescia, Repubblica di San Marino, Ministero dell’Agricoltura e ITA Airways. Oltre a più di 140 tour operator privati inbound, società di autonoleggio e altro ancora. Durante il WTM, i partecipanti e i media potranno incontrare 15 diverse regioni italiane, Dmc locali, catene alberghiere e fornitori di servizi di trasporto, desiderosi di incontrare i visitatori, alberghiere e fornitori di servizi di trasporto, desiderosi di celebrare la cultura italiana e di parlare degli sviluppi in atto in Italia. Grande attenzione al mercato Uk che ogni anno muove oltre 100 milioni di investimenti soprattutto per la vacanza culturale in città d’arte e al mare. Cinque le città di preferenza: Roma, Milano, Venezia, Napoli e Bologna. Secondo Enit su Data Appeal sono 48.300 i passeggeri aeroportuali dal Regno Unito in Italia ad ottobre (34.100) e notevoli anche quelli attesi per gli ultimi 2 mesi dell’anno (10.100 a novembre; 4.100 a dicembre). Nel trimestre considerato, il 64% dei britannici prenota voli di andata e ritorno, mentre il 36% opta per viaggi di sola andata. Nel 54% dei casi si tratta di prenotazioni per una sola persona e nel 24% per 2 passeggeri. I viaggi in economy rappresentano il 78% del totale, mentre quelli in premium economy e in business hanno un’incidenza rispettiva dell’11,8% e del 10,0%. La durata media del soggiorno in Italia è di 4 notti. Nel dettaglio, il 32% dei britannici effettua tra i 2 e i 4 pernottamenti e il 21% si ferma dalle 5 alle 7 notti. Su Roma FCO il 16,8% dei passeggeri proviene da Heathrow. Dallo stesso aeroporto il 14,2% dei flussi è diretto a Milano LIN e il 6,1% a MXP, mentre su Venezia, Bologna e Napoli arriva il 6,8% e il 3,8% dei passeggeri. Il 3,9% del complesso dei passeggeri negli aeroporti italiani da gennaio a settembre 2023 ha avuto origine dal Regno Unito, per un totale di oltre 290 mila passeggeri – considerando solo i dati dei voli che transitano sui sistemi GRS – contro i 262 mila dello stesso periodo del 2022, segnando una crescita del + 10,7%. Si tratta nel 59,8% dei casi di arrivi di A/R, prevalentemente effettuati da 1 passeggero (49,5%) o 2 (23,1%). Seguono i piccoli gruppi da 4 passeggeri (5,7%) o 3 (4,9%), fino a 5 nel 2,1% dei casi. Altre modalità per il 14,7% dei passeggeri. La classe del viaggio è nel 77,7% dei casi in economy, mentre solo il 10,9% in premium e l’11,2% in business class. Lo 0,2% viaggia in prima classe. Le principali destinazioni per questo mercato sono collegate agli aeroporti di Roma Fiumicino (15,1% del totale da Heathrow e 3,7% da Gatwick), a quello di Milano Linate (14,4% da Heathrow e 4,5% da London City Airport) e Milano Malpensa (6,0% da Heathrow). Seguono Venezia (6,1%), Napoli (4,3%) e Bologna (3,7%), poi Catania (2%) e sotto il 2% Firenze e Torino. Si parlerà anche di turismo sostenibile per il quale l’Italia è in prima linea.

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