Roma, 5 nov. (askanews) – Sergio Mattarella torna in Asia, dopo la visita in Cina del 2017 la Corea sarà il quarto Paese asiatico per il presidente della Repubblica, un segno di attenzione verso un paese di grandissima importanza strategica. Nel continente il capo dello Stato si fermerà per quasi una settimana: dopo la visita di Stato in Corea (dal 7 al 9) infatti ci sarà la visita ufficiale in Uzbekistan (dal 9 all’11).
La Corea è un paese a noi molto affine, anche loro hanno un’economia votata all’esportazione, con il quale condividiamo posizioni comuni su molti dossier a partire dalla riforma dell’Onu, su cui sia Roma che Seul premono per una maggiore efficacia delle decisioni, la Corea avrà l’anno prossimo il suo seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza. Le vicende internazionali e gli equilibri geopolitici saranno certamente al centro dei colloqui.
A proposito dei rapporti bilaterali la Corea è la quarta economia dell’Asia ma la prima per interscambio pro-capite e il suo dinamismo nel settore tecnologico la rende attrattiva per noi. Proprio per rafforzare le relazioni economiche nel corso della visita di Mattarella verrà siglato un Memorandum of understanding che ha per oggetto i semi conduttori, microchip e il settore spaziale.
Mattarella arriverà a Seul martedì 7 novembre (ore 14 locali ) e nel pomeriggio, dopo aver deposto una corona di fiori al cimitero nazionale, si recherà in visita al Museo nazionale. La visita di Stato prenderà il via il giorno seguente, 8 novembre, con la visita al Visitor center della Joint Security area, il cosiddetto 38esimo parallelo, un luogo simbolico, al confine con la Corea del Nord.
Alle 16 il capo dello Stato sarà al Palazzo Presidenziale per i colloqui con il presidente della Repubblica di Corea Yoon Suk-yeol. Dopo la firma delle intese ci saranno dichiarazioni alla stampa. Il giorno seguente, 9 novembre, Mattarella, dopo aver incontrato la comunità italiana che vive in Corea, si recherà in visita nella città di Daegu, dove visiterà un celebre Tempio buddista che è anche sito Unesco, sarà la parte culturale della visita di Stato.
La visita in Asia del presidente della Repubblica proseguirà in Uzbekistan dove Mattarella arriverà sempre il 9 novembre, in serata. Il viaggio nella ex repubblica sovietica è un ritorno importante e molto richiesto, l’ultimo capo dello Stato che vi si recò fu Oscar Luigi Scalfaro nel 1997. Lo scorso giugno il presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, è venuto in Italia in visita ufficiale, in quell’occasione la sigla di un accordo di partenariato strategico per consolidare i rapporti bilaterali. Nel corso di quella visita infatti il presidente Uzbeko ha preso parte ad un forum di imprenditori a Milano, una tappa verso il rafforzamento della collaborazione in settori strategici quali energia, trasporti, infrastrutture, farmaceutica, agricoltura e metallurgia ma anche beni di consumo come arredamento, prodotti tessili e settore automobilistico. C’è la volontà di incrementare gli investimenti reciproci, anche attraverso una maggiore partecipazione in progetti economici bilaterali da parte di organizzazioni come Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo per la Ricostruzione e lo Sviluppo dell’Uzbekistan. Per la sua posizione strategica tra due grandi forze l’Uzbekistan è alla ricerca di una maggiore autonomia e perciò cerca di rafforzare i rapporti con l’Occidente e con l’Europa. Anche in questa ottica Tashkent ha mantenuto una posizione di equilibrio sulla guerra in Ucraina, anche se ovviamente qui l’influenza russa ha un suo peso.
Mattarella, che in questo viaggio in Asia sarà accompagnato dal viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, oltre alla capitale Tashkent in Uzbekistan visiterà altre due città rilevanti da un punto di vista culturale: Samarcanda e Khiva.
I colloqui ufficiali si svolgeranno nel palazzo presidenziale a Tashkent venerdì 10 novembre alle 11.30, a questi seguirà la firma delle intese, si tratta di un negoziato su investimenti reciproci. Il capo dello Stato prenderà quindi parte alla cerimonia di piantumazione di un albero nel Viale degli Ospiti illustri nei giardini del Palazzo.
Alle 17 (ora locale) Mattarella si recherà nella sede del Politecnico di Torino a Tashkent, un piccolo campus che testimonia la collaborazione a livello culturale e universitario tra i due paesi, qui terrà un breve discorso di saluto al termine del seminario: Direzione 4.0 dell’industria dell’Uzbekistan. Partecipano il rettore del politecnico di Torino a Tashkent e il ministro dell’Istruzione della repubblica dell’Uzbekistan.
Sabato 11 Mattarella a Samarcanda visiterà il centro storico della città che comprende le tre madrase di Ulugh Beg, Tilya Kori e Sher-Dor, al termine il professore dell’università di Bologna Simone Mantellini presenterà lo spazio espositivo temporaneo dedicato alla missione arecheologica congiunta italo-uzbeka nel sito di Kofir Qal’a.
Sempre in mattinata il capo dello Stato e la figlia Laura visiteranno il complesso monumentale Shah-i Zinda. Quindi il trasferimento a Urgench, 500km a est di Samarcanda, e la visita al centro storico di Khiva, un luogo emblematico perchè parte della storica via della Seta. Nel pomeriggio dell’11 il rientro alla volta di Roma.