Milano, 4 nov. (askanews) – Sono in calo dai quindicimila del mattino ma sono ancora circa cinquemila le persone raggiungibili in Toscana solo con i mezzi anfibi e che rimangono quindi isolate per le conseguenze dell’alluvione che si è abbattuto sulla regione, mentre sono “in aumento” gli sfollati. Lo ha affermato in conferenza stampa in serata il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che si dice “preoccupato” per la “previsione di piogge consistenti per la notte”.
Giani ha parlato della complessità della gestione degli interventi per le cinque province toscane maggiormente colpite, che contano circa 1,7/1,8 milioni di abitanti e hanno caratteristiche geografiche e fisiche diverse.
“La natura degli interventi cambia con le zone – ha detto Giani – Dobbiamo far fronte all’intervento nelle pianure, dove molti sono chiusi ancora negli appartamenti” senza poter uscire. “Erano circa 15mila persone, stasera si sono ridotte a un terzo. Poi ci sono le zone collinari e montane”, dove “sempre più viene fuori l’esigenza di intervenire dove vi sono pericoli di frane e smottamenti. E terzo, il problema della costa. Sono stato stamane a Marina di Pisa, dove questo nubifragio ha fatto disperdere due barriere frangiflutti”.
Seimila case, rispetto alle quarantamila di ieri, rimangono ancora senza corrente elettrica. “Più lento – ha affermato Giani – il percorso per l’acqua potabile, che comunque sta tornando progressivamente ad esserci”. Più di trecento idrovore sono in funzione, mentre è stata ristabilita completamente la circolazione in autostrada e le ferrovie “stanno tornando alla normalità”.
Il presidente della Regione si è detto “molto contento” per la solidarietà dimostrata dai volontari e della colonne mobili delle altre regioni, con offerta di aiuto anche da parte della Corsica. “Viene ancora confermato che la Toscana è bella e attrattiva ma è anche fragile e delicata”, ha concluso Giani..