Venezia, 3 nov. (askanews) – “Il Veneto è martoriato dal maltempo sono caduti 160 millimetri d’acqua in 24 ore abbiamo località che hanno avuto gli esiti di questa perturbazione che sono la fascia Pedemontana con frane e smottamenti su alcune strade . Abbiamo la preoccupazione per i grandi fiumi a iniziare dall’Adige a Verona che è stato messo in sicurezza con l’apertura del collettore che le fa defluire nel lago di Garda, o anche il Bacchiglione e il Brenta”.
Così il presidente del Veneto, Luca Zaia che segue costantemente la situazione del maltempo in Veneto e ha convocato una conferenza stampa presso la Protezione Civile per fare il punto sulla situazione.
“Il Tagliamento, Meduna e Livenza – ha proseguito – sono tutti fiumi attenzionati . Abbiamo la preoccupazione dei punti di massima piena del transito della mole importante d’acqua su questi fiumi. Stiamo quindi monitorando e invito i cittadini a non avvicinarsi ai fiumi perché il vero pericolo sono gli sfondamenti arginali, evitare scantinati o zone troppo prospicienti i corsi d’acqua”.
La Regione Veneto ha investito dal 2010 con la grande alluvione del Veneto oltre 2,5 mld di euro per la sicurezza dei fiumi. “Sono serviti in queste ore – ha aggiunto Zaia – perché abbiamo usato i nuovi bacini di laminazione e le casse d’espansione a Caldogno, Montebello, a Muson dei Sassi in provincia di Treviso. Ci sono state forte raffiche di vento di oltre 130 km orari che hanno creato problemi di alberi abbattuti e una forte erosione della costa veneta resta il grande pensiero per il vigile del fuoco non in servizio che prestava servizio come volontario attualmente ancora disperso”.