Roma, 26 ott. (askanews) – “Oggi o domani si vedono i tecnici della regione con quelli de La Sapienza Il comune no, ci supporta e ci accompagna, non può non essere coinvolto quando si parla di Umberto I. C’è una visione de La Sapienza che vorrebbe recuperare l’area attuale ottimizzando al meglio quegli spazi con importanti interventi strutturali. Io sto ascoltando perché devo essere convinto di questa cosa. Se sarò convinto farò quello che dice La Sapienza altrimenti proporrò delle soluzioni alternative”. Così il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, in un punto stampa a margine della giunta.
“In questo momento stiamo ragionando sul fabbisogno del numero dei posti letto. Ciò che è sicuro e che noi sarà un edificio a più blocchi. Sono già stati studiati tutti i paracadute per le reti sla valuta quindi non ci sarà impatto sulla parte tempo-dipendente” ha detto. “Ho in mente dei piani B e C,” Secondo Rocca l’emergenza potrebbe essere trattata in 250 posti letto che restano presso attuale Policlinico e tutta l’altra specializzazione potrebbe andare in un’altra area. “Mantenendo così un presidio ospedaliero che dia una rispose c’è un trauma con un ospedale simile a quello dei Castelli ma costruendolo con una modalità di zionale tale che non abbia 3 terapie intensive e 4 blocchi operatori.
La stessa università conviene sul fatto che serve una struttura completamente diversa capace di abbattere questa moltiplicazione dei posti che ha un ospedale così diffuso. Si tratta di realizzare un ospedale in modo che non venga compromessa la salute dei cittadini del distretto che oggi e servito e sia coerenti con i costi che un ospedale normale dovrebbe sostenere” ha aggiunto dicendo che “il 6 novembre ci rivedremo con la rettrice Polimeri e Gualtieri ma in quella data non ci saranno delle decisioni”.