Gaza, 26 ott. (askanews) – Ha sepolto i suoi cari Wael Al-Dahdouh, il giornalista di Al Jezeera che è stato informato della strage della sua famiglia mentre era in onda in diretta per raccontare per l’emittente araba la situazione a Gaza. La moglie, la figlia e il figlio sono stati uccisi per un bombardamento israeliano che ha colpito il luogo in cui si erano rifugiati, il campo profughi di Al-Nuseirat, nel centro della Striscia, un’area considerata sicura.
“Cosa hanno fatto di sbagliato i bambini? Sono sulla lista degli obiettivi? L’esercito israeliano ha ordinato alla gente di recarsi in una cosiddetta zona sicura nel sud. I membri della mia famiglia sono rimasti con i genitori a casa loro”, ha detto Wael.
“Finché sarò vivo, non starò in silenzio, indipendentemente dal costo, dalla tragedia e dal crimine commesso. Questa è una promessa, non sarò messo a tacere”.
“Questo esercito (l’esercito israeliano, ndr) dice di essere un esercito morale mentre attira in modo fuorviante le persone per massacrarle”, ha concluso, straziato, Wael Al-Dahdouh.