Roma, 24 ott. (askanews) – Dal teatro al cinema. Dopo quasi trent’anni di successi su decine di palcoscenici italiani ed esteri, arriva sul grande schermo “Shakespea re di Napoli” diretto da Ruggero Cappuccio, autore del testo teatrale, e da Nadia Baldi. Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle.
Ambientato nei primi del ‘600 porta al cinema la storia del drammaturgo inglese che arriva a Napoli, dove incontra il giovane Desiderio, ne resta ammaliato e lo porta a Londra dove diventerà famoso interpretando tutti i ruoli femminili delle sue opere. Dopo anni Desiderio torna a Napoli dopo un naufragio e ritrova il vecchio amico Zoroastro a cui racconta la sua storia incredibile. Tra sogno e realtà, c’è di mezzo uno dei misteri più affascinanti della letteratura: per chi furono scritti i famosi Sonetti del drammaturgo inglese? Per quel giovane attore?
Nel film prende vita il racconto teatrale che si snoda per immagini coniugando la Napoli barocca e l’Inghilterra elisabettiana, il napoletano e l’inglese.
Una storia “cinematografica” per la regista Nadia Baldi, per cui l’approdo in film è stato un processo naturale. “Ha un impianto che ci riporta al teatro con incursioni cinematografiche che portano l’emotività della storia più per immagini, a teatro il linguaggio è diverso, con il cinema ci siamo divertiti a sviluppare proprio la storia che veniva raccontata”.
Il cast è di grandi attori di teatro: da Alessandro Preziosi a Elio De Capitani, da Giovanni Esposito a Peppe Servillo, e c’è anche Claudio di Palma, protagonista dello spettacolo in teatro. Preziosi interpreta Desiderio, che da giovane ha il volto dell’esordiente Emanuele Zappariello. Da tempo era rimasto affascinato da questo spettacolo.
“È stata un’esperienza da spettatore fantastica e da attore sognante perché ho tanto desiderato che mi venisse offerta un giorno l’opportunità di far parte di quel mondo e di interpretare quel ruolo e il caso ha voluto che dopo cinque anni Cappuccio abbia deciso di farne un film e mi ha chiesto proprio di fare quella parte che guardavo dal buco della serratura, cercando di decifrare quella magia; quindi averne fatto parte è stato davvero commovente”.